“Oggi, 16 maggio,  è un anno che il nostro indimenticato Cesare Fogliazza ci ha lasciato. Lui non è più presente fisicamente ma il suo spirito, il suo modello di fare calcio, rimangono sempre per noi un esempio da seguire”.

Così postarono via social, nei giorni scorsi, sulla pagina Facebook della Pergolettese, l’ultima avventura (purtroppo, se ne è andato troppo presto) calcistica del grande calciofilo: preparato, capace, lungimirante, pragmatico, tenace, alla “pane e salame” italiano. E proprio a distanza di un anno dalla sua prematura scomparsa, una delle tante idee di Fogliazza: quella del cosiddetto tetto salariale in serie C, pur rielaborata e modulata ad hoc, diventa realtà. E’ proprio vero quindi: le grandi idee delle persone vere e genuine, sopravvivono. Inevitabilmente, nel breve, medio periodo, la Pergolettese, cambierà fisionomia societaria, ma quella cremasca, sicuramente rimarrà una società illuminata e vera: Cesare Fogliazza ha infatti lasciato un’impronta vera. E Anna Maria Micheli, sin qui proprietaria del team gialloblù, alla grandissima ha portato avanti, per 12 mesi, la buona semina di Cesare. E anche se il Pergo muterà fisionomia, quel che è stato seminato, in un modo o nell’altro, genererà buoni raccolti nel lungo periodo… Chapeau Cesare, manchi tantissimo, soprattutto a Crema: con te ancora in gioco, magari, la capitale del Granducato del Tortello, prima o poi avrebbe avuto una casa calcistica moderna.

stefano mauri

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