Allora ora che Halloween è passato, proviamo a cantare fuori dal coro, riproponendo quanto segue:

“Genitori, quest’anno nelle feste dei Santi e dei Defunti, portate i vostri bambini al cimitero. Nei 12 anni del mio ministero a Soresina non ho mai visto bambini e bambini partecipare alle funzioni celebrate al cimitero nelle ricorrenze di Ognissanti e dei fedeli defunti. A dire il vero è rarissimo incontrarne perfino ai funerali di nonni e bisnonni. Mentre a livello sociale la morte viene cancellata ed esorcizzata, censurata nei suoi simboli e richiami, dall’altra la si ridicolizza trasformandola in una ‘carnevalata’ innocua, grazie alla quale ragazzi e adolescenti, mascherati da vampiri, zombi, streghe e fantasmi, possono concedersi la libertà di sbeffeggiare uno dei misteri più sacri, drammatici e delicati dell’uomo”.

Ricordate, così  scrisse, settimana scorsa, il,parroco di Soresina  don Luigi Piccinelli, nel “magazine parrocchiale”, e ha aggiunto inoltre:

“Ovunque si organizzano festicciole: nelle palestre, nelle discoteche, nei ristoranti e nelle pizzerie, nelle case private, mettendo scherzosamente in preventivo perfino eventi paranormali. Ormai tutti sanno che il 31 ottobre è il capodanno del satanismo“.

Per carità, ognuno fa bene ad avere i suoi parei e ad esprimerli pacatamente, ma nel 2022, è giusto colpevolizzare quanti, per attirare risorse, attenzioni e giovani, semplicemente organizzano un ritrovo, una festicciola, il 31 di ottobre?

Nel Cremasco, un sacerdote, per provare a risvegliare l’oratorio dal torpore, l’ultimo giorno del terzultimo mese dell’anno ha provato a dare l’opportunità a dei ragazzi di ritrovarsi e stare insieme. E per questo è stato additato dai soliti paroloni benpensanti del web. Siamo davvero diventati così grigi, cupi e bacchettoni? Che male c’è se per portare in parrocchia soldi, gente e vita si prova, senza scomodare i santi: comunque celebrati in chiesa, a osare qualcosa fuori dal coro?

stefano mauri

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