Chef Piero Riggio, Deus Ex Machina di quel bel posticino che è la “Trattoria Toscanini”, ecco ha portato un pezzo di cucina consacrata al mare d’autore, sulle tavole del Granducato del Tortello. Il suo ristorante a Ripalta Guerina (nel Cremasco, in provincia di Cremona, laddove il Maestro Toscanini amava rilassarsi) incanta e non stanca da anni; ahinoi però, pure per il mitico Piero, i costi di gestione, ecco iniziano a essere insostenibili…

Come vanno le cose?

Il lavoro fortunatamente non manca, sabato prossimo festeggeremo la fine dell’estate in “Trattoria” col consueto concerto della Band “Uva Rara”, ma le spese ora sono davvero insostenibili. Tra bollette triplicate e materie prime alle stelle rischiamo di chiudere le saracinesche a breve. Chi ci governa deve aiutare il nostro settore. E non vorrei che prossimamente, col razionamento dell’energia nelle ore di punta, ipotesi infelice all’orizzonte, ecco si ricominci a parlare di chiusure anticipate. Sai cosa ho pagato martedì scorso 13 settembre i gamberi rossi al mercato di Milano?

Quanto?

Centocinque euro al chilogrammo, ma non posso permettermi di tagliare queste spese. Lavoro con una certa qualità per quanto riguarda la materia prima, e il pesce fresco ha i suoi prezzi. Taglio altrove, o almeno ci provo, lasciando a casa il personale. Mi piange il cuore togliere ore di lavoro ai miei collaboratori, ma per il momento non ho altre vie d’uscita. La politica dov’è?

E’ vero che hai in cantiere l’apertura di un nuovo locale?

Se tutto procederà bene, se chi ci amministra arriverà a calmierare, finalmente la pressione fiscale, tagliando la burocrazia e, riportando a numeri accettabili i costi per il gas e l’energia, l’anno prossimo a Codogno, nella vicinissima provincia di Lodi, riaprirò il Leoncino, storico locale lodigiano. Insomma: barcollo, ma non mollo, ma è dura andare avanti così.

stefano mauri

 

 

(Visited 138 times, 31 visits today)