Crema: Non passa giorno in cui non si legga sui quotidiani un articolo che coinvolge la vita di un  lavoratore. E’ di una decina di giorni fa la notizia del decesso di un cittadino di Soresina: non è possibile che, nel 2025, si muoia ancora sul e a causa del lavoro!

Non è accettabile!

Purtroppo, le stragi sul lavoro non conoscono soluzione di continuità e il numero di vittime è sconcertante.

Le “morti bianche” sono gli effetti diretti, quasi statistici, delle frequenti carenze in fatto di sicurezza e verifica delle condizioni di lavoro.

Il giovane operaio gruista 35enne è morto sul colpo, stando alla ricostruzione dei fatti, in un cantiere a Soresina, dopo essere stato colpito dalla benna del suo Bobcat.

Presenti anche i carabinieri e i tecnici della ATS che hanno avviato accertamenti per chiarire la dinamica dei fatti e verificare eventuali responsabilità, legate alle condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro.

Codacons: “Gli infortuni sul lavoro rappresentano una piaga, una strage quotidiana che deve essere fermata. Non si può morire svolgendo la propria attività lavorativa: il lavoro è un diritto costituzionalmente garantito e garantiti devono essere i lavoratori.

Il lavoro non deve essere il lasciapassare per una vita da invalido o portare lacrime ai familiari della vittima.

Gli incidenti sul lavoro sono, ormai, una vera e propria emergenza che impone un intervento anche della Magistratura finalizzato al compimento di tutte le indagini necessarie al fine di accertare il rispetto delle norme di sicurezza all’interno dei cantieri e delle aziende ubicati sul territorio Cremasco (ove vi sono tantissime aziende agricole).

E’ indispensabile verificare quali attività vengono dall’INAIL o dall’ATS per garantire la sicurezza dei lavoratori o se siano prospettabili negligenze od omissioni idonee a configurare responsabilità penali per i soggetti pubblici e privati, organi e autorità preposte a controlli, verifiche e rispetto delle norme di sicurezza.

Diverse sono le fattispecie di reati tra cui i reati di omesso controllo e vigilanza oltre al concorso in omicidio tenendo presente che l’art. 40 del codice penale recita: “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”.

Segnalate immediatamente ogni anomalia che vedete o percepite sul vostro luogo di lavoro: è un  gesto dovuto per preservare l’incolumità di tutti e che può salvare la vostra vita e quella dei vostri colleghi.

Il Codacons, sensibile a questa piaga sempre più dilagante, è sempre attivo per raccogliere denunce e segnalazioni. Sempre con Voi anche per qualsiasi consulenza on line e a distanza. Info al  n.ro 3479619322 – codacons.crema@gmail.com”.

(Visited 1 times, 1 visits today)