Crema: Trenord terrà conto anche delle soppressioni «parziali» delle corse nei calcoli per gli indennizzi ai pendolari per i ritardi. I treni che partono e raggiungono alcune stazioni ma non arrivano al capolinea verranno quindi conteggiati nei disservizi, diversamente da quanto fanno finora. Dopo i rilievi dell’Art, l’Autorità di regolazione dei trasporti, Trenord si adegua. Prima quindi dell’arrivo di eventuali sanzioni.

Ad annunciare la novità è l’Assessorato regionale ai Trasporti secondo cui «In Lombardia abbiamo deciso di rivedere alcuni meccanismi che regolano la materia degli indennizzi ai viaggiatori – spiega in una nota -. In particolare, dal mese di febbraio Trenord conteggerà anche le soppressioni parziali nel calcolo dell’indennizzo ai titolari di abbonamento mensile o annuale. Una scelta opportuna, a dimostrazione della volontà di Regione Lombardia di tutelare i viaggiatori che quotidianamente viaggiano in treno».

La novità è «figlia» della delibera dell’Art 58 del 2025 che, appunto, rilevava questa mancanza della società ferroviaria con l’obiettivo di non penalizzare i viaggiatori che hanno diritto a trasporti adeguati e puntuali.

Codacons: “Tanto tuonò che piovve… Trenord e Regione Lombardia dovrebbero chiedere scusa ai pendolari per i continui disservizi indegni di una regione come la Lombardia. Quanto accaduto non è certo un atto di generosità ma una retromarcia obbligata da un provvedimento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. È piuttosto necessario ripristinare il vecchio del bonus, molto più corretto nei confronti degli abbonati, perché calcolato sui ritardi a cinque e non a quindici minuti come gli indennizzi, e per di più automatico, non legato alla richiesta dell’utente. Si pensi che, a fronte dei quotidiani disagi affrontati dai pendolari, per il mese di febbraio Trenord indennizza soltanto gli abbonati mensili e annuali delle linee Luino-Gallarate-Milano, Pavia-Mortara-Vercelli e S5 Treviglio-Milano Passante-Varese. E gli altri? Per non parlare del meccanismo arzigogolato per la richiesta degli indennizzi che scoraggerebbe anche le persone più pazienti e pratiche e che sembra pensato proprio per ridurre al minimo l’erogazione degli indennizzi. Contattateci su codacons.crema@gmail.com – o telefonateci al recapito 347.9619322”

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