Comitati pendolari: lettera aperta ai candidati Presidenti di Regione Lombardia

Comitati pendolari: lettera aperta ai candidati Presidenti di Regione Lombardia

Oggi è il 25 febbraio. È passato un mese e manca una settimana. È passato un mese dall’incidente ferroviario di Pioltello e manca una settimana alle elezioni. Nessuno di noi pendolari dimenticherà mai quella mattina, chiunque si ricorda ogni particolare di quella giornata: dov’era quando ha appreso la notizia di quello che sembrava un “innocuo” deragliamento (anche in relazione alle imbarazzanti note informative di Trenord), poi il susseguirsi delle diverse voci che parlavano di decine di feriti e di morti. Morti mentre si va al lavoro in treno, nella Lombardia del 2018. Un senso di vuoto, insicurezza e frastuono seguito, a giorni di distanza, da una rabbia, tanta rabbia. Quel treno accartocciato e inclinato sul binari per tre lunghe settimane era li a chiedere a tutti, noi pendolari per primi, giustizia per le tre donne morte e per le molte persone che pur essendosi salvati sono ancora in ospedale o psicologicamente provate. Vogliamo giustizia: colpe e colpevoli. Chiunque e di chiunque essi siano.

Ma non ci basta. A prescindere dalle colpe che indicherà la magistratura. Alla luce della nostra esperienza pluriennale e del report di ANSF (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria) che è stato portato a nostra conoscenza grazie al reportage di Andrea Sparaciari per Business Insider (https://it.businessinsider.com/esclusivo-trenord-lallarme-dellagenzia-per-la-sicurezzadelle- ferrovie-lanciato-a-ottobre-2017-ecco-il-report-dellispezione/) e che conferma i nostri peggiori sospetti sulla pessima gestione in termini di servizio e sicurezza di Trenord, siamo a chiedere al futuro governatore della nostra Regione, in nome dei 735mila cittadini lombardi che quotidianamente utilizzano il servizio ferroviario regionale, indagini precise su responsabilità e un’analisi approfondita delle criticità di Trenord e del contratto di servizio concesso da Regione Lombardia in particolare rispetto alla sicurezza del servizio stesso e, in conseguenza di queste, un rinnovamento radicale dell’azienda nel management, in segno di rispetto ai viaggiatori.

Rispetto che, nonostante le grandi parole sentite in questi anni, non è mai stato concesso ai viaggiatori lombardi, tacciati di essere “lamentosi” e di non rappresentare invece i dati di grande soddisfazione rispetto ai servizi presentati puntualmente da Regione Lombardia e da Trenord stessa. Altresì non possiamo dimenticare le responsabilità importanti e determinanti di RFI nella qualità e stabilità del servizio offerto ai passeggeri. Come gestore della rete insieme a FN, RFI deve fornire standard di sicurezza e prova del fatto che gli investimenti allocati siano correttamente utilizzati. Responsabilità che deve essere pretesa dal Governo nazionale e
sistematicamente richiesta anche da Regione Lombardia, che non può essere semplicemente
spettatrice ma fondamentale attore in gioco, perché rappresenta la nostra voce ai tavoli
nazionali.

Solo così, sarà possibile creare il punto zero di un nuovo e vero servizio ferroviario all’altezza
della Regione spesso definita locomotore d’Italia.
Siamo fiduciosi in voi, cari candidati governatori.
Comitato Pendolari Cremaschi
Comitati che approvano la lettera:
Comitato Pendolari Bergamaschi
Comitato Pendolari Busto Nord
Comitato Pendolari Linea S6
Comitato Pendolari Cremona-Brescia
Comitato Pendolari Bresciani #sbiancalafreccia
Comitato InOrario di Cremona
Utenti del Trasporto Pubblico di Mantova
Marco Longoni, UTP
Comitato Pendolari Morengo-Bariano
Comitato Viaggiatori della Milano-Asso (R) e Milano-Mariano/Camnago (S2-S4)
Comitato Viaggiatori Trenord Nodo di Saronno
Comitato Pendolari del Meratese

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