Considerazioni libere sull’Islam e priorità o meno di una Musalla a Crema

Considerazioni libere sull’Islam e priorità o meno di una Musalla a Crema

A far paura non è l’Islam, ma il fanatismo pseudo religioso, l’estremismo e l’integralismo esasperato che animano, ahimè, il cuore di una parte di islamici.

E’ quindi sbagliato fare di ogni erba un fascio, così come è scandaloso cavalcare l’onda del terrore per fare propaganda politica; parallelamente tuttavia è altrettanto sbagliato, o superficiale che dir si voglia, sottovalutare, oppure, peggio ancora, far passare in carrozza alcuni atteggiamenti di quanti a parole dichiarano di essere islamici tolleranti, ma poi in realtà, coi fatti, ecco proprio tolleranti non sono.

Ogni riferimento a quanto è successo, col suo contorno, a margine della premiazione della Maratonina Città di Crema 2014, beh non è puramente casuale, ergo, meditate e meditiamo.

Ciò detto è davvero una priorità, considerando tutti i problemi più o meno noti che attanagliano il Granducato del Tortello, allestire una Mualla sulle cremasche rive del fiume Serio?

E’ questo il punto di partenza, a mio modesto parere, da cui partire. Chi deve quindi decidere, in silenzio, o meglio, in coscienza, senza propaganda e calcoli, magari dopo una serena discussione con la realtà cremasca e la comunità islamica, parta da qui e decida.

Stefano Mauri

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