Crema 2016 città per lo Sport un bene, ma occhio a non fare la fine di Cremona

Crema 2016 città per lo Sport un bene, ma occhio a non fare la fine di Cremona

Nei giorni scorsi a Londra si è tenuto il TTM, vale a dire una delle fiere più importanti al mondo dedicata al turismo. Quest’anno, con un suo spazio ad hoc pure Crema era presente e Matteo Piloni, assessore con delega al turismo, si è detto soddisfatto per i contatti avviati, con operatori italiani e stranieri, in vista del 2016, quando come ormai tutti sappiamo, il Granducato del Tortello si fregerà del titolo di “Crema Città Europea per lo Sport”.

Pure Cremona nel 2014 visse una simile opportunità, ma la città, ecco non respirò pienamente tale eventualità, non a caso il botto, sulle rive del Po, si realizzò soltanto a novembre, in concomitanza di due straordinari eventi: la Festa del Torrone e la partita allo Zini della nazionale maggiore azzurra di Rugby.

Che fare per dare respiro rock all’appuntamento sportivo in cartello tra meno di due mesi e che durerà un anno? Innanzitutto allestire un programma degno di tale nome, vale a dire mettere insieme vere giornate di grido da affiancare al solito canonico cartellone. Secondariamente è doveroso coinvolgere nomi importanti (cosa questa non fatta per esempio, sbagliando di grosso, per l’Expo) nelle vesti di testimonial. Purtroppo lo sport è materia complicata e densa di zone di luce, aree queste solitamente usate da personaggi in cerca di uno specchio per specchiarsi nella kermesse sportiva. Aspetto sportivo che, rispetto all’ego e alle aspettative di questi, ecco passa in secondo piano.

Il sindaco Stefania Bonaldi, l’assessore al turismo Matteo Piloni e il Delegato allo Sport Walter Della Frera fanno quindi bene a seguire il tutto in presa diretta e soprattutto, al più presto urge individuare appuntamenti e personaggi pesanti – pensanti cui affidare l’aiuto regia di “Crema Città Europea per lo Sport 2016”. Il tutto con la speranza, ma siamo sicuri sarà cosi, che gli attori facciano poi la parte assegnatagli senza inutili, egocentriche manie di protagonismo.

Stefano Mauri

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