In fondo, chi resta nel cuore di chi vive, beh non muore mai veramente, no? E quindi, pensandoci bene, mah … Stefano Cerullo, cuore Ultras puro e vero (Atalanta e Pergo), calciofilo appassionato, cremasco impegnato, attento, premuroso del quartiere di San Carlo, prematuramente passato ad altra vita, un anno fa, dopo aver tanto sofferto a causa di un brutto, incurabile male, è ancora tra noi, in ogni attimo che sa di bellezza, nella una scia di bene, generosità e ricordi che ancor oggi, resistono ed esistono, grazie anche ai suoi amici, alla sua famiglia. E l’attività dell’Asc (Associazione Stefano Cerullo), va avanti tra iniziative benefiche e proposte utili a fare memoria.
Mercoledì 2 novembre, in occasione del primo anniversario della morte di Stefano, alcuni striscioni appesi qua e là per la città, ne celebrano: giustamente, la memoria. In uno gli amici hanno riprodotto il suo volto con gli occhiali da sole, nell’altro una grande scritta: “… E non pensar che non ci torno mai col pensiero in cerca di quegli occhi coi miei stessi sogni e stessi guai!”, passaggio questo della canzone Troppo Distanti (Bull Brigade), tratta dall’album Vita Libertà. Accanto le date dell’anniversario: 2.11.2021 – 2.11.2022.
L’Asc è un’associazione apolitica e apartitica, nata con l’obiettivo di ricordare Stefano Cerullo. Questa la sua mission: “Sarà per noi motivo d’orgoglio portare avanti la sua attitudine a aiutare il prossimo attraverso progetti e iniziative sociali e culturali. Non mancheremo di coltivare una delle sue più grandi passioni, ovvero l’attività sportiva del calcio a 11 e del calcio a 5, avvicinando i giovani e i meno giovani alla cultura che si sviluppa attorno a tale sport. L’attività ha un unico scopo: un sorriso per tutti. Tra le proposte dei mesi scorsi ricordiamo la giornata di festa Il quartiere per Stefano, la mostra Per sempre Stefano, ecoazioni, concerti, la sistemazione del sottopasso dell’ospedale Maggiore. E l’impegno continua.
Provato, tormentato, sofferente per la grave malattia con cui ha convissuto per anni, Cerullo non solo non si è mai lamentato, ma ha continuato a vivere, a lavorare (la polenteria – panineria Be Happy è una sua intuizione, condivisa con l’amico fraterno), ad amare a donare speranza.
stefano mauri