Cremonese parte l’era Bisoli, terzo allenatore della stagione. Ora tocca ai calciatori
A Cremona quindi, calcisticamente parlando, ecco è partita l’era di Pierpaolo Bisoli, il terzo tecnico stagionale che prova a sedersi sulla panchina della Cremonese. Riuscirà Bisoli, trainer capace, appassionato, tosto, caparbio e … adrenalinico a salvare la “Cremo” cara al patron Arvedi?
A proposito, il Cavalier Giovanni Arvedi, imprenditore illuminato e generoso mecenate, ovviamente, dato che ci mette tempo, cuore e (parecchi) soldi è il primo a essere deluso dal pessimo rendimento reso, sin qui, in campo dalla Cremo.
E’ davvero sul punto, come si mormora e dice sulle rive del fiume Po, di passare il testimone e lasciare il football nel medio periodo? Mah lo scopriremo vivendo. Oggi l’unica certezza (cosa non da poco) è che ancora una volta, il generosissimo Arvedi ha rimesso mano al portafoglio per tesserare l’ennesimo nuovo medico da piazzare al letto della sua compagine. E fino all’ultimo minuto, ancora una volta ha tentato di mettere sotto contratto nientepopodimenoche, l’ex commissario tecnico azzurro Cesare Prandelli.
Segno questo che il Cavaliere ha ancora una grande voglia di Cremonese. E per questo va applaudito, ringraziato e … convinto a non mollare.
Detto ciò, sottolineato come Bisoli, condizionale d’obbligo sembrerebbe il condottiero tattico ideale, col suo 4-3-3, per traghettare i grigiorossi fuori dalle paludi della zona retrocessione in serie C, la palla ora passa ai calciatori.
Sì… Ceravolo e soci, ben pagati con regolarità certosina, sin qui, boh sembrerebbero non coinvolti, uniti e inseriti, appieno, nel progetto calcistico varato dal general manager Armenia e dal direttore sportivo (si gioca parecchio pure lui) Bonato. Ergo, lor signor calciatori, sì… si sveglino, si adeguino ai nuovi dogmi calcistici, qualsiasi essi siano e saranno e … inizino a mordere il rettangolo verde.
stefano mauri
