In qualità di referente del Comitato Crema Zero Barriere sono convinta che lo stesso, come portabandiera dei diritti delle persone con disabilità, debba mantenerne viva l’attenzione in ogni circostanza anche nella più drammatica. Non è possibile andare in stand by ma si deve perseverare nel perseguire instancabilmente i diritti dei disabili, che anche in questa emergenza CoronaVirus sono stati disattesi.

La pandemia non cancella le altre “malattie” e le “situazioni” ad esse correlate.

L’essere disabili può non essere in se stessa una malattia ma comporta comunque delle necessità.

Facciamo un esempio: per non peggiorare il proprio stato fisico è necessaria la fisioterapia. La ginnastica, il movimento sono un’ esigenza per chiunque… figuriamoci per chi già non si può muovere!

Invece anche in questa situazione emergenziale si evince che le persone con disabilità sono lasciate per lo più in carico alla famiglia, al caregiver, ma chi non può fare conto su un ambito di questo tipo e fosse non in grado di provvedere autonomamente alle necessità personali come può fare senza avvalersi di una rete di supporto, di un’assistenza domiciliare? Non può aspettare che termini la pandemia per lavarsi od altro!

Per favore non bollate come polemica queste considerazioni, sarebbe ingiusto come tutto il resto. Denunciare qualcosa non significa giudicare ma bensì aiutare a prendere consapevolezza sulle inadeguatezze perpetrate nei confronti di qualcuno e cercare di mettere rimedio.

Per concludere sono convinta non ci sia un tempo in cui ci si debba impegnare e un tempo in cui si debbano mettere da parte le problematiche legate alla disabilità e soprattutto queste debbono essere sempre fra le priorità del Governo, delle agende dei politici e delle amministrazioni locali, se veramente interessati al benessere di tutti i cittadini.

Io come referente del Comitato Crema Zero Barriere e come consigliera provinciale di Anmic oltre che come persona che persegue i diritti in toto, finché ne avrò possibilità non smetterò d’impegnarmi, perché anche un piccola azione insieme a tante altre diviene grande.

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