Il Comune di Crema ha approntato in questi mesi una variante migliorativa al progetto, in dialogo con la Soprintendenza. Questa scelta è stata dettata soprattutto dalla necessità di evitare un significativo allungamento dei tempi di realizzazione del cantiere, considerando che l’intervento precedentemente previsto avrebbe comportato un’estensione delle tempistiche.

Si tratta di un’opera di grande rilevanza per la città, l’unico sostanzialmente urbano, oltre a quello di via Visconti. Crema ha una conformazione particolare, e siamo sempre stati consapevoli che intervenire su questa infrastruttura comporterebbe inevitabili disagi. Tuttavia, alla luce delle condizioni date e del fatto che si tratta di un bene vincolato, abbiamo lavorato per ridurre al massimo l’impatto dei lavori.

La variante progettuale, frutto di studi approfonditi condotti negli ultimi mesi, è stata sottoposta alla Soprintendenza, che nei giorni scorsi ha autorizzato l’intervento. Questo rappresenta un passaggio fondamentale e ci consente di procedere verso la realizzazione dell’opera con un’impostazione più efficace rispetto al progetto iniziale.

Desidero ringraziare personalmente il Soprintendente, non perché abbia concesso deroghe rispetto ai vincoli di tutela – che restano ovviamente un valore imprescindibile – ma perché è stata dimostrata una sensibilità nel raccogliere gli input dell’Amministrazione comunale. L’obiettivo, infatti, è sempre stato quello di intervenire sul manufatto con il massimo rispetto per la sua integrità, ma con una visione più mirata ed efficace.

Il progetto prevede un intervento più incisivo sulla parte dell’impalcato, mantenendo però la struttura delle spalle laterali, che verranno preservate in quanto elemento vincolato. Questo consentirà, in fase esecutiva, di conservare il maggior numero possibile di elementi della vecchia struttura, come indicato dall’autorizzazione ricevuta. Grazie a questa impostazione, potremo ridurre in modo significativo i tempi di chiusura del ponte: si prevede infatti un dimezzamento rispetto alla precedente stima di 12 mesi.

Si tratta di un’informazione di grande rilevanza per la città e per tutti i cittadini che, comprensibilmente, sono preoccupati per i disagi che questo cantiere comporterà. La collaborazione con la Soprintendenza ha permesso di individuare una soluzione in grado di comprimere il più possibile questi disagi, garantendo al contempo il rispetto del vincolo di tutela.

Siamo ancora in una fase procedurale, ma oggi possiamo concentrarci sull’approfondimento del progetto esecutivo e sulla sua ingegnerizzazione. Il 2025 sarà dedicato a questa fase, mentre l’inizio dei lavori è previsto entro la fine dell’anno. L’idea è di avviare alcune lavorazioni preliminari in officina, per poi procedere in loco, ottimizzando i tempi e riducendo l’impatto sulla viabilità.

L’orientamento dell’Amministrazione è quello di concentrare i lavori più invasivi nel periodo estivo del 2026, così da sfruttare la chiusura delle scuole e minimizzare ulteriormente i disagi per la cittadinanza.

L’autorizzazione della Soprintendenza rappresenta un passaggio cruciale che conferma la validità dello scenario alternativo e migliorativo rispetto alla soluzione iniziale. Siamo soddisfatti di questo risultato e riteniamo che possa dare un nuovo slancio alla fase conclusiva della progettazione. Nei prossimi mesi continueremo a informare puntualmente la cittadinanza sull’evoluzione dell’intervento.

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