Riapre, domenica 30 ottobre prossimo, il “dormitorio” Rifugio San Martino, che la diocesi di Crema dal 2011
mette a disposizione – affidando la gestione alla Caritas – di persone senza una fissa dimora e che, per varie vicis–
situdini, si trovano a vivere in condizioni di povertà e profondo disagio.
Oltre all’accoglienza notturna e alla colazione, da alcuni anni – presso il palazzo di via Civerchi, ora adibito a
Centro pastorale diocesano – viene assicurato, a chi lo vuole, anche il pasto di mezzogiorno nella mensa ricavata
al piano terra. Servizio per altro garantito durante tutto l’anno.
In concomitanza con la riapertura, alle 18.30, nel cortile della struttura si terrà un momento di preghiera presie–
duto dal vescovo Daniele, aperto a tutta la cittadinanza e seguito da un semplice aperitivo beneaugurante.
“L’accesso al Rifugio – spiega il referente del servizio Massimo Montanaro – come già gli scorsi anni, avviene
facendo domanda al Centro di ascolto diocesano alla Casa della Carità in viale Europa 2, o alla Casa d’Acco–
glienza in via Toffetti 2, oppure attraverso i Servizi sociali del territorio, o anche presentandosi direttamente in via
Civerchi, all’orario di apertura del dormitorio.”
“Durante la notte – aggiunge – sono presenti due volontari, o anche tre, che hanno tutti i riferimenti utili in
caso di necessità. Mentre nella fascia dell’accoglienza, dalle ore 20 alle 22, e in quella dell’uscita, dalle 7 alle 9, si
alternano quattro operatori, perché oltre a offrire la possibilità di dormire in un letto, al riparo dai rigori dell’in–
verno, è importante poter stabilire relazioni con queste persone, per dare la possibilità, a chi lo desidera, di cercare
un’opportunità di uscita dalla situazione di bisogno, venendo ‘preso in carico’ e accompagnato in un percorso più
strutturale all’interno dei progetti di accoglienza e di reinserimento sociale della Casa della Carità.”
È stata inoltre rinnovata la collaborazione con il sottocomitato cittadino della Croce Rossa Italiana, per cui ogni
lunedì sera vengono espletate prestazioni di base, quali la misurazione della pressione e piccole medicazioni, da
parte di alcuni giovani volontari.
Martedì 25 ottobre prossimo alle ore 21, pertanto, nel salone della Casa della Carità, in via Madre Teresa di
Calcutta – già viale Europa 2 – si terrà un incontro formativo per tutti i volontari, veterani e nuovi, in merito all’e–
sperienza delle notti in dormitorio, dove non si tratta semplicemente di erogare il servizio, ma anche di costruire
relazioni con gli ultimi.
“Sono ormai 11 anni che il Rifugio San Martino è aperto e il rischio – sottolinea il direttore di Caritas Crema,
Claudio Dagheti – è non ricordarsi più com’era quando non c’era; con i senza fissa dimora che restavano in giro
per la città, sotto i portici di piazza Duomo o all’ex Everest. È bene ricordarcelo, per riconfermare l’utilità dei ser–
vizi messi in campo dalla Chiesa di Crema. E questo dormitorio è proprio un segno di vicinanza verso chi resta in
strada e rischia davvero di morire di freddo.”
“Una Chiesa che si fa prossima in maniera concreta agli ultimi – aggiunge – è una Chiesa che ha un volto bello,
un volto evangelico. Ha il volto della Chiesa che abita le periferie, che desidera papa Francesco.”
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