Dopo l’abiura canora di Zucchi, arriva quella curricolare di Salini: in tempo di campagna elettorale di Cielle ti devi scordare

Dalla lettera di ex beato Celeste ai cremaschi
“Fratelli cremaschi, un giorno gironzolando per la rete mediatica alla ricerca dei ricordi tanto cari di quando, acclamato dalle folle, governavo in fausto e ampio consenso le genti lombarde in virtù, castità e lungimiranza, mi imbattei per caso nella vetrina virtuale di un mio giovane virgulto, felice mio collaboratore in quei fulgidi anni, accolto anatroccolo e accompagnato cigno nell’impervie acque della politica.
Sostenuto nei suoi giovanili batter d’ali sempre più vigorosi, prima negli stagni del nostro territorio e poi nelle acque, fruttuose per la pesca, del Pluripaese unito (ma non troppo) dalle solido origini cristiane.
E mentre con orgoglio mi beavo di come costui diventasse sempre più, capo del suo stormo, mi accorsi che improvvisamente il mio Nome era sparito dalla sua storia di vita, lasciando al suo posto solo la mia ancor tanto rimpianta carica di Governatore, come se fossi improvvisamente, nemmen uno tra i tanti, ma l’uno di cui c’è da dolersene a far menzione, d’essere amico e ancor di più d’esserne stato tra le grazie, uno tra quelle più care. Timoroso di aver preso un abbaglio di memoria, sempre per la rete cercai testimonianze più antiche, di un passato per costui più incerto e di minor fama che codesto presente, ossia di quel ridente tempo dei miei vividi fasti di glorie e di anni potenti ed ecco apparire, una su tante, la carta con il suo nome che del mio se ne faceva orgoglioso vanto e non come in tempi corrente, divenuto un timoroso Pietro, prodigo a rinnegar il nostro celestial rapporto.
E sì vero, cari fratelli, che d’uomo di mondo che ormai io sono è più arduo sovvenirsi degli amical sostegni quand’essi arridono dai podi, più che i medesimi arranchino nelle polveri”.
-dal diario personale del Governatore Celeste-Formigoni sulle scritture curriculari del Salini-Pietro. Testimonianza e fonti allegate raccolte dalla Maddalena, elettrice pentita poi, alla ricerca di tornare a professare la nobile arte del diritto al voto.
QUI i riferimenti:
Dal sito attuale dell’eurodeputato “Dal 1998 al 2000 sono membro dello staff del presidente della Giunta regionale lombarda, dove mi occupo di politiche regionali relative alle attività economiche e produttive.”
La mitica abiura canora del Chicco: