E se Crema & Pergo dialogassero per “costruire” strutture e talenti?

Un top team calcistico cremasco, se mai ci sarà, sicuramente non passerà mai da una fusione tra Ac Crema 1908 e Pergolettese. Questo è poco, ma sicuro. Patria di Guelfi e Ghibellini nel pallone, il Granducato del Tortello, fedele alla politica dei campanili, mai, calcisticamente parlando, nonostante la crisi economica, unirà gli intenti. Ognuno comunque coi suoi soldi e le sue passioni può fare, ci mancherebbe, ciò che vuole, ergo congratulazioni al nuovo patron cremino Chicco Zucchi e al deus ex machina della Pergolettese (protagonista, nell’estate 2012 della clamorosa unione tra Pergo e Pizzighettone) Cesare Fogliazza: se in città il pallone gira ancora a certi livelli, beh essenzialmente il merito è loro. Ciò detto sarebbe tuttavia bello se, almeno a livello di settore giovanile (ma sarà ardua impresa agire pure in tal senso), i due maggiori sodalizi cittadini avviassero un dialogo proficuo, un dibattito all’insegna della qualità e a scapito della quantità, un discorso interattivo, ad ampio respiro volto alla valorizzazione di talenti autoctoni da lanciare in prima squadra o … esportare.
Infine, visto che Crema & Pergo non saranno più Cremapergo, considerato però che le due società sono rappresentate da persone serie e pragmatiche, la giunta comunale, eventualmente sacrificando il Voltini, farebbe bene ad abbozzare una trattativa sinergica tra le parti per dotare Crema, azzardando un project financing, di nuove strutture calcistiche.
Stefano Mauri