Emergenza Covid19: i numeri dei Servizi Sociali

Emergenza Covid19: i numeri dei Servizi Sociali

L’ambito del Welfare è stato straordinariamente sollecitato dall’emergenza sanitaria da contagio del coronavirus Covid19, sia nella fase di lockdown che nell’attuale. I dati consolidati dei Servizi al Cittadino nel periodo che va dal 1° marzo al 15 maggio 2020 riassumono il grande lavoro fatto per accogliere le tante e anche nuove istanze e dare una risposta.

Il Punto Unico di Accoglienza (PUA) ha accolto (fisicamente o per telefono) 245 nuove situazioni, così suddivise: 118 per questioni legate a problemi di salute rinviate a un collegamento con ATS; 116 per problematiche economiche (prese in carico dagli uffici di via Manini anche attualmente); 99 per problemi legati all’assistenza domiciliare di anziani.

L’Auser, partner sul progetto di aiuto agli over 65 e alle persone in quarantena, ha realizzato 468 interventi per tutto il periodo della pandemia (spesa a domicilio, disbrigo pratiche, farmaci).

Importante anche il capitolo Buoni Spesa. Complessivamente sono state ricevute 902 domande, delle quali 690 ritenute valide. Sono stati raggiunti 611 nuclei con 564 buoni spesa, 38 pacchi alimentari e in 9 casi entrambi. Un aiuto, va ricordato, consentito dal fondo nazionale del Dipartimento di Protezione civile ma anche dalla solidarietà di tanti cittadini cremaschi che hanno donato all’IBAN comunale. La solidarietà alimentare è stata tutta gestita in Co-Progettazione con il partner Caritas Crema.

Ci sono molti apprendimenti di cui fare tesoro in questa straordinaria prova che è stata la pandemia”, racconta l’assessore al Welfare, Michele Gennuso. “Ad esempio, un numero significativo di nuclei familiari che hanno richiesto il buono spesa o il pacco alimentare erano costituiti da soggetti in situazioni problematiche o con contratti di lavoro svantaggiosi. Altre famiglie invece hanno sperimentato situazioni di indebitamento. Questa lettura dei dati ci porta a pensare che una possibile azione da sviluppare potrebbe essere quella dell’educazione finanziaria. Inoltre”, aggiunge l’assessore, “i servizi domiciliari sanitari e sociosanitari per gli anziani hanno in questa pandemia sofferto parecchio: è necessario ripensarli e irrobustirli. Ecco perché stiamo lavorando su una più dettagliata quantificazione delle nuove fragilità, verificando se sono state attivate innanzitutto misure di sostegno come la cassa integrazione e altre. Per me la formula è: quantificazione= rete + misure”.

 

EMERGENZA COVID: I NUMERI DEL WELFARE
(1° MARZO – 15 MAGGIO 2020)

 

245
Le istanze nuove arrivate ai Servizi Sociali, per problemi di salute, economici, di assistenza.
Molte di queste istanze sono prese in carico dai servizi, oltre a quelle già note in precedenza

 

564
I buoni spesa erogati in questo periodo

611
I nuclei famigliari complessivamente aiutati con la solidarietà alimentare

 

468
Il numero di interventi fatti dai volontari Auser per anziani e persone sole e in quarantena

 

200 mila euro
Il fondo per la solidarietà alimentare
(182 mila della Protezione civile, 18 mila grazie a donazioni dei cittadini)

 

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