Francesco Martelli (Chapeau): Lo state a casa elevato a modello di vita a me spaventa molto…

Francesco Martelli (Chapeau): Lo state a casa elevato a modello di vita a me spaventa molto…

Mi sono imposto da settimane di evitare post sul tema, per ragioni fin troppo ovvie. Però oggi leggo che le autorità regionali parlano di smart working a tappeto e riduzione drastica degli accessi ai mezzi pubblici regionali e non. Ora mi è venuta spontanea una considerazione: una città come Milano ha circa 700.000 accessi al giorno di pendolari: gente che mangia qui, compra qui, paga biglietti dei mezzi. Se questi stanno a casa, i bar i ristoranti e anche gli stipendi di chi guida i mezzi pubblici chi li paga? E chi fa le manutenzioni negli uffici che saranno chiusi… Perde il lavoro? Se chiudono un terzo o più dei bar e dei ristoranti e dei negozi etc.. non solo avremo un enorme numero di disoccupati. Lo Stato avrà un enorme gettito in meno il prossimo anno. Pensiamo veramente che non si ripercuota anche su quelli che adesso vanno in smart working? Io sempre avuto la brutta impressione che in Italia ci si preoccupi molto più di non avere delle colpe piuttosto che si avere dei meriti. Ma qui, per citare Al Pacino, o risorgiamo come collettivo, o collassiamo come individui. Lo state a casa elevato a modello di vita a me spaventa molto.

Così postò sulla sua pagina Facebook nei giorni scorsi, Francesco Martelli, Eccellenza Cremasca da esportazione e … soprattutto persona in gamba, perbene, intelligente, lungimirante e mai banale. Chapeau!

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