Gagà, Severgnini, e il club nostrano interista Riccardo Ferri gli squilli dell’Inter?
Grazie innanzitutto all’ex difensore (e bandiera) nerazzurra Riccardo Ferri, ma ancor prima ad onor del vero al buon Bicicli, ma anche attraverso lo sponsor Gagà Milano (brand di orologi fashion d’autore e gioielli di tendenza creato dal cremasco Ruben Tomella) beh, l’Inter con Crema e il cremasco, senza dimenticare che San Siro è a un tiro di schioppo dal Granducato del Tortello, vanta un feeling particolare. E … tra l’altro, non dimentichiamolo, l’immenso Facchetti era nato (e viveva) nella vicinissima Treviglio.
Proprio Riccardo Crema ha inoltre intitolato il suo Inter Club conosciuto, apprezzato e seguito in tutto il mondo.
Presieduti da Leo Mingione e coordinati da Ettore Bettinelli, i fans nerazzurri cremaschi seguono il loro squadrone ovunque. E il loro amore, ecco da Icardi (bomber su cui puntare o lusso sostituibile?) e soci meriterebbe maggior considerazione in campo, no?
Uno come Ferri inoltre, nelle vesti di team manager (o club manager che dir si voglia) o di dirigente accompagnatore che, nel chiuso nello spogliatoio attacchi al muro i discoli, insegnando loro l’attaccamento alla maglia servirebbe come acqua al deserto comunque alla Pinetina, laddove l’Inter si allena. Non trovate?
Ebbene, la luminosità (che la bellezza sa essere un business da alimentare con cura) dello sponsor Gagà Milano, la passione dei tifosi interisti cremaschi, il Dna nerazzurro Docg di Riccardo Ferri, la passionaccia (ah quanti libri ha dedicato all’Internazionale Milano) di Beppe Severgnini (interologo, interistissimo, giornalista, scrittore, opinionista, presentatore, regista, anchorman e chi più ne ha più ne metta) sono forse gli unici squilli degli Spalletti (è Luciano trainer ormai da considerarsi un ex illustre) Boys formato 2018 – 2019? Mah …
Stefano Mauri
