I draghi popolano il nostro immaginario da sempre. Una ricerca illustrata tra le leggende e i miti (italiani e mondiali) di queste inquietanti presenze presto in libreria.
Dal principio dei tempi l’immagine inquietante del drago ha seguito la vita dell’uomo in tutte le civiltà. Il potente sauro è stato un compagno costante. Da sempre ha saputo suscitare contrastanti emozioni, destare curiosità e seduzione, ma anche sconcerto e orrore.
Questa ricerca parte dalle remote origini della preistoria per indagare le connessioni che derivano dalla conoscenza tradizionale con la modernità e i grandi autori (Tolkien, Lovecraft, Borges e non solo). Una conoscenza trasmessa attraverso le eroiche saghe, i racconti delle fiabe e i miti della religiosità popolare. Sogni e leggende, grazie alla scienza, sono diventati realtà. L’impossibile è diventato possibile, così il futuro è andato trasformandosi, di volta in volta, in paradiso o inferno.
Il volume di Walter Venchiarutti affronta con duplice tono, discorsivo e meditativo, il tema inesauribile di un simbolismo universale come quello del drago e delle sue varie incarnazioni, che interessa tanto le culture per noi lontane o esotiche, quanto lo spazio prossimo a noi.
Venchiarutti ha curato diverse pubblicazioni legate alla storia e all’antropologia, e tuttora collabora a riviste locali. Dagli anni Settanta la sua attività di ricerca è nel folclore locale, nelle tradizioni religiose popolari e nelle tematiche interculturali. Nel 1980 contribuì alla fondazione del Gruppo Antropologico Cremasco, e da allora realizza saggi e mostre alle annuali iniziative dell’Associazione. Ha presieduto la Commissione del Museo Civico Cremasco e ha ricoperto la carica di Vicedirettore della rivista “Insula Fulcheria”. Cura la collana dei Quaderni di Antropologia Sociale dedicata a studi storico-identitari
Il volume è ordinabile in libreria e sulle piattaforme digitali dal 22 novembre.
La prima presentazione ufficiale si terrà a Crema sabato 30 novembre alle ore 16:30 presso il BAR DEL MUSEO, Piazzetta Winifred Terni De Gregorj, 7. Modera l’incontro il prof. Franco Gallo.