La diciannovenne è allieva del Corso di Alto Perfezionamento di Ottavino, tenuto dal Maestro Francesco Guggiola
“Devo ancora realizzare il tutto, è stato davvero inaspettato!” sono le prime parole di Giada Romanenghi, classe 2005, ammessa all’Accademia del Teatro alla Scala.
“Sono figlia d’arte – ci spiega Giada – mia mamma insegna flauto all’Istituto Folcioni, mio padre insegna percussioni al Conservatorio di Bolzano, mio fratello suona la batteria e mia sorella il flauto.”
Un talento vero e proprio, tanto che Giada si è laureata con due anni di anticipo, frequentando sia il Liceo musicale che il Conservatorio in contemporanea.
“Ho iniziato a suonare il pianoforte a cinque anni. Poi, su consiglio di mia mamma, ho provato il flauto e mi sono innamorata di questo strumento. – continua Guada – Ho frequentato le scuole medie a Romanengo perché erano ad indirizzo musicale e ho cominciato in quel periodo a partecipare ai concorsi, ottenendo da subito ottimi riscontri. Ho frequentato i primi due anni delle superiori al liceo musicale di Bergamo, mentre per il triennio mi sono spostata a Montisola per poter frequentare in contemporanea sia il Liceo musicale che il Conservatorio di Darfo Boario Terme, sede distaccata di Brescia.”
A luglio 2024 esegue sia la maturità sia la laurea in flauto ottenendo la votazione di 110 e lode.
“Lunedì ho fatto l’audizione per l’Accademia Teatro Alla Scala. – spiega Giada – Eravamo in 50, anche dall’estero. I posti disponibili erano solo tre, due per flauto e uno per ottavino che ho vinto io. Sono anche la più giovane tra gli ammessi che vanno dai 19 ai 26 anni. Per me era un sogno, sono davvero contenta!”
Il progetto formativo dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala accompagna giovani musicisti alla futura carriera professionale offrendo loro, nell’arco di un biennio, una preparazione completa sul repertorio sinfonico, operistico e di balletto.
Il programma didattico prevede esercitazioni orchestrali (Pietro Mianiti, docente principale) e di ensemble (Marco Angius, docente principale), lezioni individuali di strumento, musica da camera e prove a sezioni tenute dalle Prime Parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala.
A ciò si affianca un’intensa attività artistica, in Italia e all’estero, sotto la guida di alcuni fra i più autorevoli e rinomati direttori d’orchestra del mondo, spesso in collaborazione con gli altri complessi artistici della Scuola scaligera, dai solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici al coro ai danzatori della Scuola di Ballo. L’orchestra ha l’opportunità di esibirsi in primis al Teatro alla Scala, che non solo la ospita annualmente per un’opera inserita nel cartellone, ma la chiama anche per alcune produzioni del Corpo di Ballo e per numerosi concerti.
“Sono stata ammessa per il biennio 25/26, inizierò a gennaio. – ci spiega Giada – Sarò in tournée in giro per il mondo, potrò esibirmi alla Scala e farò lezioni con le Prime Parti dell’Orchestra.”
Gli studi ovviamente continuano: in Conservatorio è seguita da Massimiliano Pezzotti, al Folcioni da Francesco Guggiola per il Corso di alto perfezionamento in Ottavino e dal Primo Flauto al Teatro Alla Scala, Marco Zoni, a Salsomaggiore dove sta seguendo un altro Corso di alto perfezionamento.
“Il Maestro Francesco Guggiola è una persona molto umile. – conclude Giada – Sprona gli allievi e li aiuta a fare sempre meglio. Con lui ho imparato a suonare l’ottavino. Lo suono già da dieci anni perché faccio parte della banda di Fontanella, ma solo grazie al suo Corso che tiene al Folcioni l’ho perfezionato.”
Un sogno che si realizza!
I più sinceri complimenti a Giada da parte della Fondazione San Domenico.
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