Gianna Jessen a Lodi per raccontare la sua storia di sopravvissuta ad un aborto

Gianna Jessen a Lodi per raccontare la sua storia di sopravvissuta ad un aborto

Domenica 20 marzo, dalle 17.30 presso l’Auditorium Bipielle center di Lodi, si tiene un incontro testimonianza co Gianna Jessen, organizzato dall’associazione AttivaMente, in collaborazione con la Provincia di Lodi, la città di Lodi e quella di Montanaso Lombardo.

E’ sicuramente una storia particolare quella della Jessen. È nata nella maniera più incredibile del mondo il 6 aprile del 1977 in una clinca abortista della contea di Los Angeles. Quel giorno, sua madre, una diciassettenne del Tennessee, si era reca per porre fine alla gravidanza, giunta alla trentesima settimana. Un tenattivo che non va a buon fine.

Gianna sopravvive all’iniezione di una soluzione salina nell’utero e viene espulsa ancora viva, nonostante 18 ore di esposizione alla soluzione. La mancanza di ossigeno alle cellule celebrali, dovuta alla soluzione salina, però le causò una paralisi cerebrale e muscolare. Adottata a tre anni, superò le difficoltà motorie indotte dalla paralisi e riuscì a camminare senza tutore, seppure con notevoli difficoltà.

Diventa quindi una attiva testimonial nei movimenti pro-life che si oppongono all’aborto, Gianna Jessen ha parlato della sua incredibile storia al Congresso degli Stati Uniti d’America e alla Camera dei Comuni del Regno Unito. Nel 2006, il suo caso fu pure esposto in occasione del novantesimo anniversario dalla fondazione di Planned Parenthood Federation of America.

Una vicenda umana – la sua – così coinvolgente e appassionante che l’industria cinematografica ha voluto portarla sul grande schermo in un film intitolato “October Baby”, uscito nelle sale nel marzo 2012.

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