“Non tutti amano festeggiare San Valentino, ma tutti amano! Per il mese più romantico dell’anno, da VIDOC potrai assaggiare i vini e le inebrianti bollicine di Podere Pavolini. Lasciati guidare da Graziano Terzoni, che ti spiegherà le caratteristiche fondamentali dei suoi spumanti: zero amaro, perlage finissimo e acidità setosa. Assaggerai alcune delle sue migliori creature, tra cui Lady Giò Brut, un’armoniosa cuvée dedicata a sua figlia Giorgia e Les Rois, un seducente Pas Dosé: perlage fine, profumato, setoso che bacia il palato con la sua garbata eleganza. Vieni a trovarci, quindi, sabato 8 febbraio, ti aspettiamo!”

Così scrissero quelli dell’enoteca – esperienza Vidoc, in via VI Novembre a Crema. E così invece, sul sito internet: www.poderepavolini.it, scrisse Graziano Terzoni:

“Da tre generazioni la mia famiglia Terzoni coltiva i vigneti di proprietà sulle colline dell’alta Val d’Arda in Località Paolini di Bacedasco Alto, nel comune di Vernasca (PC), dove hanno sede anche la Cantina e l’Azienda agricola. L’Azienda è stata guidata per oltre mezzo secolo da mio padre Luigi che, secondo le usanze del tempo, ha prodotto e commercializzato vini di quell’epoca, per lo più sfusi in damigiana.
Negli anni ‘80 sono rientrato da Alba (CN), dove ho conseguito il diploma di Enotecnico e, applicando le nuove teorie e conoscenze acquisite, sono
stato promosso enologo sul campo (legge 10 aprile 1991, N. 129). La passione
trasmessa da padre in figlio e lo spirito d’innovazione si sono fuse in un unico obiettivo: valorizzare le uve tipiche del territorio, poco note alle grandi folle, ma da sempre apprezzate per la produzione di vini di eccellente qualità.
Sto parlando della Malvasia di Candia Aromatica, dell’Ortrugo, della 
Fortana e della Bonarda. Mio padre mi ha lasciato anche il compito di prendermi cura della vigna e oggi, con amore e parsimonia, dedico il mio tempo alla lavorazione di quasi 5 ettari, situati su terreni con pendenze variabili dal 5 al 12% e altezze comprese fra 200 e 250 metri sul livello del mare.
Produco circa 30.000 bottiglie di vino all’anno, suddivise tra vini bianchi e rossi, principalmente spumanti metodo classico e rifermentati in bottiglia, ma anche fermi e un passito. Con la voglia di sperimentare e il pungolo di capire, ho accumulato una considerevole esperienza, maturata anche grazie alla collaborazione con grandi enologi e ricercatori curiosi. Questo bagaglio di conoscenze acquisite è alla base della personalità e della qualità dei vini di Podere Pavolini, apprezzati e riconosciuti ben oltre i confini provinciali”.

stefano mauri

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