I rifondaroli dicono No all’adozione dei varcghi elettronici a Crema, “la criminalità non si combatte con le telecamere”

I rifondaroli dicono No all’adozione dei varcghi elettronici a Crema, “la criminalità non si combatte con le telecamere”

Il 29/11/2016 il consiglio Comunale di Crema ha approvato con maggioranza “bulgara” (tranne il No di Rifondazione e l’astensione della Lega) il progetto comprensoriale dei “Varchi elettronici” che i comuni cremaschi sosterranno con la patrimoniale Scrp. Il progetto prevede un costo di circa un milione di euro e un costo di gestione e manutenzione con un canone annuo di euro 30.933,90 che aggiunto all’ iva raggiunge un totale di euro 37.739,36 aggiornabile annualmente nella misura dell’indice istat.

I comuni riconoscono a S.C.R.P. un canone annuo per la manutenzione e gestione dell’infrastruttura pari ad € 0,90 per abitante + iva , da rivalutare annualmente in base all’indice istat. Rifondazione Comunista ritiene che il “Progetto varchi territoriali” sia un operazione per la realizzare una infrastruttura che arricchirà solo qualcuno, senza portare maggiore sicurezza territoriale, ne tanto meno la prevenzione del crimine, un operazione solo politica, che a scapito di un peggioramento della nostra privacy verificherà solo la regolarità dei veicoli in circolazione, non giustificando un costo così elevato per i cittadini cremaschi.

La criminalità non si combatte con delle telecamere, ma con sistemi molto più complessi che coinvolgono i cittadini direttamente attraverso una modifica dei loro comportamenti. Come si può bloccare la macro criminalità che prevede infiltrazioni in tutti i campi della pubblica amministrazione con appalti dati a clan mafiosi. Loro (i criminali) attraverseranno i varchi con auto di lusso, in regola con le norme del codice stradale, ma faranno accordi criminosi sulla pelle di tutti i cittadini, basti pensare la gestione di sostanze tossiche in mano a loro e la piccola criminalità, che va dal furto nelle casa, allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla truffa,ecc.

Come si può pensare che qualche telecamera possa essere un deterrente. Già oggi lo spaccio avviene con giovanissimi corrieri (ragazzi tra i 13/16 anni) che prendono il treno a Milano e vanno nelle piccole città di provincia  baipassando quindi tutti i varchi. Inoltre l’accordo non ha trovato tutti i comuni concordi, logico quindi che chi volesse baipassare i varchi passi dai comuni non aderenti, abbiamo inoltre dubbi sul reale funzionamento ed efficacia delle apparecchiature. Si potrebbe continuare  all’infinito smontando con esempi l’utilità di tale progetto ed i suoi benefici sulla cittadinanza.

I benefici sicuramente l’avranno:

  • Scrp che ritrova una sua utilità, prima viene svuotata di servizi quelli si utili alla collettività, poi si pone il problema di tenerla in vita con una operazione costosa per i cittadini.
  • La società che installerà le telecamere e avrà la manutenzione per 10 anni attraverso un canone.
  • Le forze dell’ordine che si trovano un sistema di controllo molto sofisticato senza spendere un euro.

Con la sicurezza tutti si riempiono la bocca, è un argomento che va molto di moda, cavalcato dalla destra come dal centro sinistra, ma a volte lo si usa a pretesto per spostare lo sguardo dei cittadini da problemi e manovre politiche  ben più importanti e preoccupanti.

Lucia Piloni (Capogruppo per Rifondazione Comunista in consiglio a Crema)

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