Alle Villette di Santa Maria, quartiere al di là del Canale Vacchelli, insistono una serie di case abbandonate facenti parte di una lottizzazione di ville a schiera fallite e mai finite, diventate, nel tempo, un crocevia notturno di sconosciuti. La zona, spesso, è stata oggetto di numerosi furti ai danni delle abitazioni dei residenti. Da anni, i cittadini denunciano pubblicamente che nelle ville abbandonate la sera arrivano persone sconosciute per passare la notte.
L’area dismessa Ex-Olivetti-Ferriera, industriale leggera e tuttora in stato di degrado, è strategica per la città di Crema poichè situata tra il nucleo storico e il quartiere di S. Maria. La riqualificazione dell’area nord-est, finora legata alla risoluzione dell’annoso problema del superamento veicolare della barriera ferroviaria nell’intento di unire le due parti della città, alla luce della nuova infrastruttura appena inaugurata non può più aspettare. La rigenerazione urbana di questa parte di città darebbe un nuovo volto all’intero centro urbano sfruttando nel contempo anche l’aggiornamento del Piano di Governo del Territorio con la progettazione di nuovi spazi pubblici e verdi, nonché destinati allo sport, tempo libero o ad eventi, in modo di dare un input a politiche innovative in campo sociale, culturale ed ambientale. In alternativa, alcuni proprietari propongono di destinarla ad una forma di edilizia residenziale che darebbe lustro non solo al quartiere, che si vedrebbe rivalutare i parametri in tutte le sue forme, ma all’intera cittadinanza di Crema. Ci sono forti preoccupazioni per una voce insistente che circola nel quartiere, ovvero che, nella vasta area industriale dismessa ed abbandonata di Via Gaeta, alcuni neo-investitori, sembra che vogliano destinarla alla costruzione di una logistica che andrebbe ad alimentare una serie di problematiche tra cui l’inquinamento atmosferico ed acustico, una ulteriore congestione del traffico e diminuzione della sicurezza stradale, per finire con uno sperpero di energia e conseguente cambiamento climatico a due passi dal centro cittadino.
Problema della circolazione e sicurezza stradale: il transito dei T.I.R. in Via Gaeta: alcuni autisti, probabilmente sbagliando strada, accedono in Via Gorizia all’altezza delle Villette e nel far manovra per tornare indietro urtano le transenne a protezione di un ponticello che tra l’altro potrebbe crollare da un momento all’altro mal sopportando il notevole peso degli autoarticolati. Si dovrebbe installare una telecamera che oltre a prevenire il disagio per i residenti acquisirebbe le targhe per i relativi contesti degli illeciti amministrativi.
Incrocio tra Via Gaeta e Via Caravaggio: per snellire il traffico e le file di veicoli nelle ore di punta, sarebbe opportuno, all’altezza della rotondina ivi ubicata, permettere la svolta a sinistra dei veicoli leggeri provenienti da Via Caravaggio e diretti in Via Gaeta verso il centro città.
Piazza di Rauso e Via Edallo. Servono più controlli per prevenire situazioni di degrado e diminuire la percezione di insicurezza da parte dei residenti e di quelli delle vie limitrofe, supportandoli anche con l’installazione di nuovi sistemi di videosorveglianza cittadina.
I cittadini del quartiere chiedono a gran voce la realizzazione del sottopasso ciclopedonale all’altezza del passaggio a livello di Viale Santa Maria in quanto quello veicolare realizzato è in forte pendenza.
Velocità pericolosa e non commisurata alle condizioni della circolazione stradale dei veicoli transitanti dal Santuario di Santa Maria della Croce verso Pianengo e viceversa. I residenti chiedono dei dissuasori da installare nel tratto cittadino sulla S.P. ex S.S. 591.
Zona industriale P.I.P. ex Pierina. La piattaforma S.C.S. per lo smaltimento dei rifiuti, trasferita dalla discarica di Via Colombo nel nuovo capannone di 6.000 metri quadri nell’area Pip di Santa Maria, era stata presentata nel 2022 in campagna elettorale dall’Amministrazione Comunale come un sito ecologico privo di impatti olfattivi, senza impatto ambientale e senza traffico di mezzi pesanti. In realtà si rivelato tutto il contrario provocando notevole disagio per le attività industriali, artigianali e commerciali della zona. In piena zona industriale ed a poche centinaia di metri in linea d’aria con le abitazioni di Via Ragazzi del 99, Via Bramante, Via Prati, Via Montanaro, è stato acquistato un ulteriore capannone di grosse dimensioni che diventerà l’Hub per tutto il cremasco con la funzione di deposito rifiuti dell’umido. Il progetto sarà fortemente d’impatto non solo per i residenti ma per tutto il polo industriale ivi ubicato che si vedrà penalizzare gli investimenti dei capannoni e la futura economia di tutte le attività.
Così parlarono i mitici Fratellini’s cremaschi, vale a dire, i consiglieri comunali d’opposizione, alla giunta Bergamaschi, per il gruppo Consiliare di Crema Fratelli d’Italia: Giovanni De Grazia, Paolo Enrico Patrini, Emanuela Schiavini e Giuseppe Torrisi…
stefano mauri