Il calcio e gli sponsor e gli intriganti motivi per … preferire Modena a Crema

Il calcio e gli sponsor e gli intriganti motivi per … preferire Modena a Crema

Allora succede che …

Ehm ripartiamo daccapo che l’inizio è sbagliato.

Il football dilettantistico, così come è concepito, salvo poche eccezioni, tanto in serie D quanto in Eccellenza ecco è tale solo nell’anacronistica denominazione. I procuratori dei calciatori? A norma non dovrebbero manco esistere, eppure come ha ricordato il buon Cesare Fogliazza (in un intervento sul sito societario), deus ex machina della Pergolettese, lui per trattare il rinnovo col bomber “Sua Immensità” (goleador di provincia che tutti gli anni cambia casacca, sbanca la classifica cannonieri e giustamente e meritatamente passa poi all’incasso cambiando appunto squadra) Ferrario ha parlato proprio con l’agente dell’ex bomber canarino. Sì poiché nel frattempo, così per vedere che effetto che farà, Ferrario (a Crema avrebbe guadagnato circa 50mila euro, nella nuova avventura potrebbe sfiorare i 70mila annui, ndr) ha scelto il Modena. E Fogliazza si è incazzato!

Ma si è incacchiato anche mister De Paola, lui che a Crema voleva restare, ma che invece se ne andrà per far posto al nuovo trainer (tecnico interessantissimo) Ivan Del Prato, colui il quale sino a poche settimane fa, facendo bene, operava in quel di Boario Terme. Del Prato arriverà alla Pergolettese insieme al direttore sportivo Frassi, ad un nuovo collaboratore societario e (a quanto pare) a nuovi, preziosi sponsor e, o contatti per eventuali future sponsorizzazioni. E così, con nuovi euro da investire, magari Fogliazza allestirà una rosa competitiva per tentare finalmente l’assalto vero alla serie C. No?

Ah… come mai si è arrabbiato De Paola? Gradiva la conferma, ma da mesi sapeva dell’arrivo di un nuovo collega al Pergo con sponsor. E sulle pagine del quotidiano La Provincia, Lucianone si è sfogato gridando ai quattro venti che <Alla Pergolettese decide lo sponsor>. Ma è così ovunque in fondo, capita soprattutto da quando lo sport principalmente è business. E il calcio dilettantistico, tale solo per definizione, sì necessiterebbe di una bella riforma. No?

Ma sarà andata veramente così? Oppure tutto è inventato ed è figlio del rosicamento? Ah a non saperlo. Ma probabilmente qualcosina sappiamo!

Stefano Mauri

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