Entrambi questi nobili e prestigiosi rampolli della stirpe dei da Terni avevano avuto nel passato intitolate due vie, un giusto pensiero che la municipalità dopo 500 anni di oblio aveva loro dedicato.
Il fato tolse loro quel poco che gli era stato dato. Messer Pietro da Terno ebbe intitolato sul calar del secolo scorso, una viuzza periferica ora stoppa, innanzi all’ oratorio di Crema Nuova: gli fu tolta per intitolarla al “mio” parroco don Natale Ginelli.
Il Condottiero Bartolino da Terni, nato a Crema nel 1431, fu un benefattore e un eroe della comunità Cremasca. Nel 1483 salvò il contado da un assedio e da relativo bagno di sangue, quando , alla testa di 400 soldati, respinse con uno stratagemma un assalto dei tagliagola del duca di Milano. Nel 1449 il Serenissimo Doge inviò Bartolino da Terni nella fatal Cremona
a presidiare la Rocca, eseguendo in pieno il mandato, e in premio ricevette un diploma a lui, et ai suoi discendenti, d’aver “La cittadinanza di Cremona.” Nel 1512, a 82 anni, venne inviato a Venezia quale ambasciatore per relazionare la Battaglia di Agnadello nella quale ebbe un’ importanza basilare. Seguì nel 1513 la non meno sanguinosa Battaglia di Ombriano ove Renzo da Ceri aveva il comando e la responsabilità della difesa del Castrum Cremae…… Oltre 10.000 soldati sforzeschi più altre migliaia di alleati, erano posizionati attorno alla nostra città pronti alla pugna. Chi andò incontro alle esigenze economiche per affrontare le spese militari di Renzo da Ceri? Naturalmente Bartolino da Terni : gli prestò 3.000 ducati, facendo il paro nel 1509 con i Veneziani che governavano il Cremasco al tempo della Lega di Cambrai, in quell’occasione Bartolino da Terni offrì 400 ducati e la sua lama. Bartolino da Terni spirò a 87 anni e nell’800 gli venne dedicata una via, che in seguito divenne lo slargo Falcone e Borsellino.
Si propone di onorare nel cinquecentesimo anno dalla posa della prima pietra del Palazzo Comunale, con relativa targa in un luogo idoneo sotto il municipio la futura memoria del cronista Pietro da Terno e del condottiero Bartolino da Terni.

Luigi Dossena

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