Il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni e le proposte anti Covid-19 per il Governatore Attilio Fontana

Il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni e le proposte anti Covid-19 per il Governatore Attilio Fontana

Matteo Piloni, consigliere regionale del Partito Democratico è cremasco. E Crema, con la provincia di Cremona, purtroppo ha il tremendo primato di avere uno dei più alti numero di contagiati (12 ogni mille abitanti) da Coronavirus d’Italia. Numeri altissimi che fanno pensare. Anche per questo Piloni e il suo gruppo consiliare, al Governatore della Lombardia Attilio Fontana hanno avanzato le seguenti proposte. Ma il presidente le leggerà?

Martedì 7 aprile, giornata mondiale della Sanità, avevamo chiesto che si svolgesse un consiglio straordinario per confrontarci finalmente con la maggioranza, ma dal momento che ci è stato negato, abbiamo deciso di raccontare le nostre proposte alla stampa. La giunta Fontana non ha capito che questa battaglia si vince nei territori e non dentro i palazzi. Per la cosiddetta fase due, per uscire dall’emergenza e quindi vincere una volta per tutte questa battaglia, dobbiamo innanzitutto scongiurare false ripartenze e predisporre un piano vero per conoscere ciò che ancora non conosciamo, quindi bisogna innanzitutto effettuare i tamponi a tutto il personale sanitario e a tutti i pazienti, anche nelle Rsa e nei centri per disabili, e sanificare tutte le strutture.

Bisogna predisporre un piano di tamponi anche per i familiari di coloro che si infettano per isolare eventuali focolai e nei luoghi di lavoro destinati alla riapertura, così come stanno chiedendo in questi giorni i medici e le loro organizzazioni. Contemporaneamente bisogna potenziare la rete di medicina territoriale, quindi le Usca, le cosiddette Unità Speciali di Continuità Assistenziale, che oggi sono troppo poche, un numero risibile rispetto alla nostra popolazione, nella nostra provincia per esempio, che conta 360mila abitanti, sono solo 3 e mezzo (Crema, Soresina, Cremona e Viadana che è in provincia di Mantova ma copre il casalasco) con circa 8 medici. E si deve potenziare poi la medicina di base, i medici e la strumentazione che permette la loro connessione alla piattaforma di telemedicina, privilegiando la cura domiciliare con un immediato e costante monitoraggio. Insomma, per poter ripartire è necessario GOVERNARE L’INFEZIONE e per poterlo fare ci vuole un presidio sanitario territoriale capillare e funzionale.

All’emergenza sanitaria si affianca, speculare, quella economica e la nostra proposta prevede la costituzione, urgente, di una cabina diregia che, unendo politica e scienza, costruisca un piano di sviluppo regionale completamente nuovo, che tenga conto delle peculiarità di tutti i territori a livello provinciale. A dire il vero serve una cabina di regia in ogni provincia, perché la Lombardia non è tutta uguale e i territori, anche in questa emergenza, hanno vissuto situazioni assai differenti. Saranno dunque necessari, da parte di Governo e Regione, interventi straordinari per i territori maggiormente colpiti come il nostro.

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