Il Corpo Bandistico G. Verdi di Ombriano – Crema suona per la LILT: una serata di solidarietà all’insegna della grande musica

Il Corpo Bandistico G. Verdi di Ombriano – Crema suona per la LILT:  una serata di solidarietà all’insegna della grande musica

Una serata importante quella che si è svolta sabato 5 novembre all’Auditorium Manenti e nella quale il Corpo Bandistico ha ancora una volta offerto la propria collaborazione e il proprio sostegno alla LILT – sezione di Crema, organizzando il tradizionale Concerto di Santa Cecilia, che quest’anno portava come titolo “Classica d’Autunno”.  E l’importanza della serata è stata sottolineata anche nell’intervento del Consigliere regionale Matteo Piloni che ha ribadito come sia fondamentale la prevenzione, essa infatti è la carta vincente per contrastare le malattie legate al tumore e ogni sforzo deve essere fatto per sostenere e incentivare le Associazioni come la LILT che tanto si spendono in questa direzione. Certo, come ha evidenziato il Presidente della LILT dott. Andrea Cortesini, i costi per gestire i quattro ambulatori che oggi sono presenti nella sede cremasca e che consentono di rispondere alle richieste e ai bisogni dei propri assistiti sono onerosi, ma con l’aiuto degli sponsor e di serate benefiche come questa si riesce quasi miracolosamente ogni anno a far quadrare i conti. E in quest’occasione prezioso è stato anche il contributo dello scrittore cremasco Giorgio Ronny Lucchi che ha presentato il suo libro “Facciamo luce su l’amore…e su la poesia” una raccolta di poesie, alcune delle quali sono state lette durante la serata. Il libro è stato offerto a tutti i partecipanti e l’intero ricavato della serata è stato completamente donato alla LILT. Anche il Comune di Crema nella persona dell’assessore alla Cultura dott. Giorgio Cardile è intervenuto sottolineando a sua volta l’importanza e il valore sociale e civile di queste iniziative.

Il concerto presentava un programma rigorosamente classico come da tradizione ormai per quello che viene indicato come il concerto di Santa Cecilia.

Nella prima parte abbiamo potuto ascoltare due sinfonie del grande Verdi: quella del Nabucco nella quale si rievoca il canto dolente del popolo ebreo schiavo in Babilonia e quella della Traviata dove invece l’intimo e malinconico ricordo del passato dona ancora un alito di vita all’esangue Violetta. Sentimenti e colori musicali diversi che si sono accesi e hanno creato un’atmosfera particolare. Imperioso invece il finale della prima parte con la monumentale Porta di Kiev di Musorgskij.

Non meno intensa la sequenza di brani presentati nella seconda parte, una cavalcata straordinaria sulle note dell’eroica sinfonia della Battaglia di Legnano di Verdi, i cui echi risorgimentali tanto scaldarono i cuori dei nostri patrioti, poi la famosa Danza ungherese n. 5 di Brahms, il solare e pasquale intermezzo della Cavalleria rusticana di Mascagni e a conclusione del concerto il Gran finale dell’atto secondo di Aida con la mitica e grandiosa marcia trionfale.

Non si poteva chiedere di più al Corpo Bandistico G. Verdi che ha sicuramente onorato il grande musicista di cui porta il nome con esecuzioni magistrali nelle quali, sebbene eseguite in trascrizioni per banda, è riuscito a mettere in risalto, attraverso l’abilità degli ottoni come di tutte le altre sezioni, i meravigliosi impasti sonori che caratterizzano i brani eseguiti. Una tavolozza variegata di colori che la sapiente ed esperta mano del direttore Eva Patrini ha saputo fondere e far risaltare nel modo giusto e al momento giusto creando un’alchimia che sembra normale per il nostro Corpo Bandistico, ma che ricordiamo essere frutto di un lavoro costante, sistematico e meticoloso, con il quale soltanto si riescono a realizzare queste produzioni di innegabile qualità.

Una serata dunque dove la grande musica si è fatta gentile ancella della LILT, un’Associazione che merita tutto il nostro affetto e la nostra collaborazione per l’opera che con tanto impegno e competenza porta avanti in favore di tutti, serata che il pubblico cremasco intervenuto numeroso ha pienamente apprezzato.

 

 

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