Formatosi alla premiata e pregiata Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, ecco, grazie ai suoi violini venduti praticamente in tutto il mondo (in Asia è particolarmente quotato), Danilo Fiorentini (consigliere e associato al Gruppo Liutai e Archettai Professionisti), Maestro Liutaio, beh è letteralmente un’Eccellenza Cremasca da esportazione. Volentieri con lui, nel suo laboratorio (un mondo, o meglio, un microcosmo affascinante assai) cremasco di via Massari 27 a Crema, abbiamo scambiato quattro chiacchiere.
Come ti è arrivata la passione per la nobile arte della liuteria?
Allora mio padre era falegname, a me piaceva la musica. Diciamo che ho unito le due cose e… da una passione è nata una professione.
Quanto ci metti a creare un violino?
Tre mesi, per fare invece un violoncello ne impiego Cinque.
Sbaglio o pure a Crema esiste una colonia di liutai?
Siamo in cinque operativi e … sì grazie ai Rovescalli, possiamo parlare di tradizione cremasca. Fermo restando che Cremona, coi suoi violini patrimonio dell’Unesco e i suoi oltre 150 operatori, rimane la nostra capitale professionale.
E il Museo del Violino aiuta il vostro movimento, no?
Certamente e colgo l’occasione per ringraziare nuovamente il Cavalier Giovanni Arvedi per averci regalato l’opera, punto di riferimento prezioso per gli appassionati, i musicisti e gli addetti ai lavori di tutto il mondo.
Il tuo sogno nel cassetto?
Continuare a fare questo mestiere a lungo.
Ma tu lo suoni il violino?
Suono la chitarra, col violino mi arrangio, me lo cavo, ma lo so accordare comunque bene.
Deve darti emozioni fortissime creare dal legno, lo strumento finito…
Esattamente assemblare, comporre, come hai detto poc’anzi creare da legni di Acero e Abete Maschio Rosso Italiano un violino è un’opera complessa che richiede pazienza, esperienza, lavoro, cura, precisione, passione ed equilibrio. Prevalentemente lavoro su commissione, acquisto i ciocchi di legno e creo.
L’operazione più complessa o particolare?
La verniciatura indubbiamente richiede attenzioni particolari e ogni violino creato, sì è una stupenda, speciale e intensa storia a sé.
Stefano Mauri