Il Natale da orticaria del non credente

Per un non credente nato e cresciuto in una terra intrisa di cristi e madonne poi stemperata nell’assoluzione dei peccati, la ricorrenza della nascita del futuro crocifisso rappresenta comunque un momento di imbarazzo.
Non né mette in discussione il valore simbolico: la trascendenza attraversa la mente dell’uomo in mille maniere e il non credente lo sa. Solo che gli viene l’orticaria quando il cosiddetto mistero viene piegato alla teologia da chi, sgomento o forse arrivista, ha bisogno a tutti i costi di conferire sacralità anche alle cose più banali e ampiamente conosciute, come la nascita di un bambino.
Beppe Cerutti
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