Giocando un po’ sulla forzatura giornalistica, ma non troppo, potremmo definirlo: il neurologo che smentisce Freud. Si chiama Massimo Gandolfini e fa il direttore del dipartimento di neuroscienze dell’ospedale di Brescia. E’ uno che se cerchi della sue affermazioni rete trovi cose di questo tipo:

Vorrei precisare che è più corretto parlare di identità “sessuata”, piuttosto che “sessuale”. Con la prima denominazione, infatti, si sottolinea che l’appartenenza di sesso – maschio o femmina – non è un nostra scelta, bensì una realtà biologica che ci troviamo compiuta dalla nascita: ce la siamo trovata iscritta nella totalità del nostro corpo, cellule, tessuti, organi ed apparati.

E ancora..

Negli ultimi vent’anni abbiamo acquisito il principio che la sessuazione dimorfica (maschio/femmina) riguarda il nostro organismo nella sua totalità, cervello compreso. Oggi parliamo di “cervello sessuato” volendo intendere che maschio e femmina sono differenziati anche dalla struttura anatomica e dal funzionamento del proprio cervello. Fin dai tempi di Vesalio e di Leonardo da Vinci sapevamo che volumetricamente il cervello maschile è più grande di quello femminile (perdonate la precisazione necessaria per evitare “battute scontate”: la funzione non è proporzionale alla massa!), ma solo negli ultimi vent’anni abbiamo compreso che la differenza è anche di ordine anatomico e funzionale. In estrema sintesi, il cervello maschile è caratterizzato da una rigida “lateralizzazione” – le aree del linguaggio sono, ad esempio, rigidamente localizzate nell’emisfero sinistro; al contrario, nella femmina vi sono rappresentazioni anche nell’emisfero destro – e le connessioni interemisferiche – cioè i collegamenti fra i due emisferi- sono più sviluppate e numerose nel cervello femminile.

Perché ne parliamo? Beh perché domani sera, 13 marzo, sarà ospite della serata organizzata dal Movimento per la Vita di Castelleone in occasione della della 36esima edizione della giornata per la vita, una conferenza dal titolo Maschio e femmina, una realtà o una scelta? Il tema di cui tratterà è: la teoria del gender: ricadute su famiglia, scuola e società.

Per chi volesse partecipare l’appuntamento è fissato alle 21.00 presso il Cineteatro Giovanni Paolo II di Castelleone. Il resto dell’inervista che citiamo invece si trova QUI

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