Il premiato Gimbo Tognazzi racconta il suo Sanremo importante, come Ugo divenne il Conte Mascetti e i suoi vini

Il premiato Gimbo Tognazzi racconta il suo Sanremo importante, come Ugo divenne il Conte Mascetti e i suoi vini

“Finalmente, con questo premio la mia carriera finisce qui… È per me forse, il premio più ambito di sempre! Infatti l’ho fortemente preteso”. Così, felice, sorridente e ironico, Gianmarco Tognazzi ha commentato, a Livorno, domenica scorso 14 maggio, la sua presenza, con meritato premio, al Galà Premio Antani, in quel del teatro Goldoni. Il figlio (suo padre è il leggendario Ugo da Cremona) e fratello d’arte, ha poi raccontato aneddoti di sé e del babbo: ”Ormai da anni faccio l’attore per hobby, come sapete il mio vero lavoro è il vino de La Tognazza. Perché i vostri vini, si chiamano ‘Tapioco’, ‘Come se fosse’, ‘Antani’ e ‘Conte Mascetti’? – (con chiaro riferimento alla leggendaria saga ‘Amici miei’?) – Ugo preparava sempre cene di lavoro, usando solo prodotti che offriva la sua terra, una sera discutevano della sceneggiatura di ‘Amici Miei’ e con Monicelli, Benvenuti e De Bernardi dovevano decidere cosa far dire al Conte Mascetti. La serata procedette tra cibo e vino della Tognazza (appunto l’azienda vitivinicola gestita attualmente da Gianmarco, ndr) e ubriachi ad un certo punto, cominciano a straparlare sbiascicando inventarono quei termini, Quindi diciamo che questo vino ha avuto un ruolo determinante nell’invenzione dei termini usati poi per La Supercazzola. Ecco perché le nostre etichette sono più un omaggio che il film fa al vino che il contrario. All’inizio il ruolo del Conte Mascetti, doveva essere ricoperto da Raimondo Vianello che però, non lo fece perché voleva guardare tutte le partite del mondiale del 1974. E così la parte andò a Ugo Tognazzi”.
Stimolato dalla conduttrice, dell’evento livornese, Marianna Aprile Gimbo ha inoltre raccontato una ‘supercazzola’, riferita al film, fatta a suo padre: “Posso dire però che forse la più eclatante è stata quando ho presentato Sanremo, però per me non c’è stato niente di più importante di quell’esperienza, perché mi ha fatto capire che invece di fare tutto ciò che mi capitava, pur di diventare personaggio pubblico, avrei dovuto fare un passo indietro come ho fatto e studiare seriamente per diventare attore”.

Ah… i vini Made in La Tognazza, conviviali, speciali, tipici e … magici, sono distribuiti da Massimo Mascherpa, il Gagà dell’enogastronomia italiana, per la Bassa Lombardia. E li trovate, naturalmente, in vendita sul web.

stefano mauri

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