Il Presidente dell’Area Omogenea Cremasca, Gianni Rossoni, esprime grande soddisfazione per lo sblocco da parte di Regione Lombardia del completamento del raddoppio della Paullese nei tratti lodigiano e milanese e più in particolare degli interventi riguardanti la “tratta B” e il “secondo stralcio”, che collegheranno il ponte sull’Adda con la rotatoria che porta alla Tangenziale est esterna milanese.
L’accordo siglato ieri prevede che Regione, attraverso Cal (Concessioni Autostradali Lombarde) si faccia carico della progettazione e della realizzazione del tratto così da ultimare un’infrastruttura strategica, con evidenti benefici per la mobilità e lo sviluppo economico del territorio Cremasco.
In questo modo sarà possibile utilizzare i 40,5 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia a copertura integrale del progetto, ulteriore garanzia di realizzazione di questa fondamentale infrastruttura.
“Si tratta di una gran bella notizia”, ha dichiarato Rossoni. “Il completamento del raddoppio della Paullese, non è solo un’opera viabilistica ma rappresenta un volano per la crescita della nostra comunità. Migliorerà la connessione tra il Cremasco e Milano, riducendo tempi di percorrenza e aumentando la sicurezza stradale per migliaia di cittadini che ogni giorno transitano su questa arteria”.
“Il completamento del raddoppio della Paullese – prosegue Rossoni – è previsto entro il 2030. Naturalmente confidiamo nell’efficienza della struttura regionale affinchè i tempi siano rispettati o anche, auspichiamo, ridotti”.
L’adeguamento della Paullese rafforzerà anche i collegamenti con il sistema economico e produttivo lombardo, valorizzando ulteriormente il ruolo strategico del Cremasco.
“Desidero ringraziare Regione Lombardia nella persona del Presidente Attilio Fontana e dell’Assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Terzi per l’attenzione dimostrata verso le necessità infrastrutturali del nostro territorio. Questo intervento non solo migliorerà la qualità della vita dei cittadini, ma contribuirà a rafforzare la competitività del nostro sistema territoriale in un’ottica di sviluppo sostenibile e integrato”, ha concluso Rossoni.