Sala gremita in ogni ordine di posto per la serata dedicata ai festeggiamenti del 25° anniversario del Teatro San Domenico.
Si è svolto ieri sera il Concerto “Tributo a Morricone Film History” con la regia di Emiliano Galigani. Sul palco, per l’occasione, un’orchestra di 40 elementi diretta dal Maestro Simone Giusti, con la partecipazione del Soprano Costanza Gallo.
Il concerto ha ripercorso le tappe salienti della carriera del Maestro dalle prime collaborazioni con Sergio Leone fino alle musiche realizzate per Hollywood, che hanno consacrato il compositore quale icona mondiale.
Sullo schermo le grafiche e le videoproiezioni hanno permesso di ricordare il percorso storico delle creazioni musicali del Maestro seguendo l’evoluzione delle collaborazioni che ha realizzato a partire dagli anni ‘60 fino al suo secondo Oscar ottenuto per la colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino.
In apertura, ha preso la parola il Sindaco del Comune di Crema, Fabio Bergamaschi“Sono passati 25 anni dall’inizio di questa bellissima storia, importante e fondamentale per la nostra città e per tutto il territorio. La passione per l’arte teatrale non è mai mancata e si è arrivati, dopo tanti anni dall’incendio del Teatro Sociale, alla fondazione di questo nuovo tempio cittadino. Possiamo affermare che il teatro San Domenico è oggi un riferimento per la nostra comunità.”
Per concludere, ha ringraziato Giuseppe Strada per l’ottimo lavoro svolto durante i suoi tre mandati consecutivi come Presidente della Fondazione, alla luce del rinnovo del Cda del teatro.
Prende il via lo spettacolo con l’introduzione della voce narrante di Pietro Pignatelli: “Vogliamo provare a raccontarvi Ennio Morricone attraverso piccoli racconti, tante immagini e naturalmente la sua musica. Un artista straordinario, un genio del nostro tempo.”
Sin da giovane suona la tromba, come il padre, e studia in Conservatorio, facendo anche molta gavetta. Firma numerosi arrangiamenti come Se telefonando, cantata da Mina.
Continua Pignatelli: “Ben presto il suo nome si legherà ad un suo compagno di classe delle scuole elementari, un certo Sergio Leone”.
E l’orchestra esegue i primi brani tratti da Per un pugno di dollari e Il buono, il brutto e il cattivo.
Si prosegue con le musiche di C’era una volta il west, Per qualche dollaro in più, Il clan dei siciliani, Metti una sera a cena, Sacco e Vanzetti, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Giù la testa.
La sua musica da film non è mai solo di mero accompagnamento, ma si insinua nella trama del film facendola sua. Questa è pura magia, è il mistero della creazione.” commenta la voce narrante di Pietro Pignatelli.
Negli anni ‘70 affianca diversi registi italiani e comincia a lavorare anche con i grandi maestri del cinema francese.
Nel 1980 Sergio Leone lo coinvolge in un film con Carlo Verdone per fargli scrivere la colonna sonora. Nel 1981 esce infatti Bianco, Rosso e Verdone.
Pietro Pignatelli ci svela una piccola chicca prima dell’esecuzione da parte dell’orchestra: Morricone ha nascosto nella colonna sonora, come ironia, l’inno di Mameli.
Nel 1981 viene ingaggiato per scrivere le musiche di Amore senza fine di Franco Zeffirelli. All’ultimo minuto vengono aggiunte due voci internazionali alla colonna sonora e Morricone ritira la sua partitura.
Poi la rielabora per un altro film, C’era una volta in America, la cui colonna sonora è considerata il massimo capolavoro del Maestro.
L’orchestra si esibisce poi con Gabriel’s oboe, la colonna sonora del film Mission (1986) e con quella del film Nuovo cinema Paradiso (1988).
Un attimo di pausa in cui Pietro Pignatelli informa il pubblico che Morricone ha firmato la colonna sonora di ben 500 pellicole.
Oltre a Sergio Leone, il regista con cui ha collaborato di più è Giuseppe Tornatore: tutti i suoi 12 film sono stati infatti musicati da Morricone
Per esempio, nel 1998 scrive le partiture per La leggenda del pianista sull’oceano.
A 86 anni Morricone scrive la musica del film The hateful eight di Quentin Tarantino, con la quale vince il suo secondo Oscar nel 2016.
Ritorna sul palco la Soprano Costanza Gallo per il midley finale: C’era una volta il west e il Buono il brutto il cattivo.
“Ci sono film indimenticabili senza musica e altri che invece non riusciamo ad immaginare senza la musica.” commenta la voce narrante.
 E il concerto si conclude con la colonna sonora di Mission e infiniti applausi per tutti gli artisti.
Al termine, la Fondazione San Domenico ha offerto un rinfresco a tutti i presenti sulle note del dj set solo vinile a cura di Ezio Spoldi.
Il catering è stato curato dai ragazzi del Corso enogastronomico diurno e serale dell’istituto P. Sraffa di Crema coordinato dalla Prof.ssa Susanna Gerli.
Fotografie di Stefanino Benni.
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