Messer Agostino De Fondulis, occhieggiando all’ingiù, assiso in uno dei gironi presso i celestiali paradisi messi a disposizione dei sommi artisti del rinascimento lombardo, posto (idealmente) al disopra della cupola da lui concepita dal 1511/1523 .
All’interno della sua ex chiesa dedicata a Santamaria di Magdala in Crema.
Crediamo sia rimasto compiaciuto di cio che
… Fra le ore 17,00 e le 18,30 Di sabato 5 aprile2025
veniva dipanato dai suoi concittadini, ergo una mostra di pittori Cremaschi e lombardi circa 80 opere esposte dal raffinato collezionista Ezio Zuffetti.
Ebbene alla spicciolata tutte le 50 poltroncine rosse vennero occupate da astanti, mentre silenti appassionati d’arte, visionavano, camminando, la beltà stesa sulle tele in monocromia e  con cangianti colori dagli artisti.
Il professore Claudio de Micheli, alla spinetta e con arpa celtica alzava i livelli intercalando  le historie che Luigi Dossena brevemente raccontava.
Così nella bomboniera del primo rinascimento cremasco illuminata da luci soffuse che rischiaravano i celebri mattoni cotti nella Fornacetta approntata in loco da Agostino De Fondulis. Alle ore 17:30 il professore Cesare Alpini ha incantato i presenti (altre 150 persone )
con sapienza e misura,  un esegesi sull’ex sacro tempio e gli artisti esposti
Ivi Don Emilio Luppo titolare degli Eventi Giubilari nella Diocesi Cremasca ha fatto una prolusione sul senso della vita e spiritualità Cristologica.
In fine , colpo di teatro, il maestro Aldo Ghislandi ha improvvisato,alla spinetta, la Sarabande di Handel.
Allegate foto evento.   La redazione “di pagine di storia cremasca”
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