Incontro della Comunità Il Cuore di Crema con il vescovo Daniele

Incontro della Comunità Il Cuore di Crema con il vescovo Daniele

La Comunità del Cuore di Crema ha condiviso giovedì scorso un momento conviviale con il vescovo Daniele, per uno scambio d’auguri in prossimità del Natale. Ad accogliere il pastore della diocesi il direttore della struttura di via Matilde di Canossa don Mario Piantelli e il responsabile dottor Francesco Dragoni, insieme agli educatori, ad alcuni volontari e ai venti ospiti, onorati della visita.

“Noi pensiamo al Natale come a una festa in famiglia – ha fatto osservare il vescovo, nello spunto di riflessione con cui ha accompagnato i suoi auguri – ma l’evento che si celebra è fatto tutto da gente che deve prendere su e andare altrove. Pensate a Maria e a Giuseppe, che giungono a Betlemme da Nazareth, ai pastori che son chiamati dagli angeli a recarsi alla grotta, ai Magi che seguono la stella dalla Siria.” “Il Natale – ha aggiunto – mette in movimento: non per andare chissà dove, ma verso Dio e gli altri. Vi auguro quindi di lasciarvi mettere in movimento, perché se ci ripieghiamo su noi stessi, ci avviliamo per niente.”

“Uno scrittore, sul Corriere della Sera di domenica, parlava di ‘rottamazione delle anime’ quando ci si ripiega su se stessi; invece dobbiamo uscire da noi stessi – ha sottolineato ancora il vescovo Daniele – per un incontro con Dio, per chi è credente, o le altre persone, per chi non lo è.”

“Non è facile – ha concluso – ma auguro un buon Natale, che ci aiuti a respirare un po’ di aria nuova, per lasciarci incontrare dal Signore e dai fratelli.”

La gratitudine di ospiti, educatori e volontari per l’apprezzato momento di condivisione è stata espressa al vescovo da don Mario. Il quale l’ha voluto anche ringraziare per “il coraggio che ci infonde ad andare avanti nell’impegno alla comprensione, per essere persone che sanno mettere in atto percorsi di crescita e maturazione”.

Le azioni promosse dalla comunità sono mirate a rendere tutti “sempre più capaci di maturare nella conoscenza di sé e reciproca, per essere capaci di volerci bene”.

“Il Bambino che nasce nel Natale e poi cresce – ha concluso don Mario – rappresenta proprio questo maturare della vita.”

Nel complimentarsi con gli ospiti della Comunità che, coordinati dallo “chef” Livio, hanno preparato il pranzo, il vescovo ha concluso la visita salutando singolarmente tutti i presenti.

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