Porto alla vostra attenzione con la seguente proposta di delibera consiliare la nuova convenzione per l’istituzione della rete bibliotecaria cremonese a valenza annuale per l’anno 2025 al fine di procedere alla discussione e all’approvazione.
Come già sapete, il Comune di Crema aderisce alla Rete Bibliotecaria Cremonese dal 2016. La rete bibliotecaria vede la presenza di 94 comuni e il comune di Cremona ricopre il ruolo di ente capofila.
Come già sapete, il Comune di Crema aderisce alla Rete Bibliotecaria Cremonese dal 2016. La rete bibliotecaria vede la presenza di 94 comuni e il comune di Cremona ricopre il ruolo di ente capofila.
L’integrazione e la cooperazione dei servizi bibliotecari, disciplinata dalla legge regionale n.25/2016 ha portato notevoli benefici sul piano dell’offerta di servizi ai nostri cittadini non soltanto in relazione al prestito di libri e alla consultazione di documentazione d’archivio, ma anche nel perseguimento di importanti finalità socioculturali, senza dimenticare il ruolo che essa svolge nei confronti dei comuni più piccoli del cremasco e di tutta la provincia.
Premesso che il nuovo testo sottoposto alla vostra attenzione non comporta modifiche sostanziali rispetto a quello dell’ultima convenzione approvata sempre da questa aula nel 2023, vorrei sottolineare gli elementi principali.
Premesso che il nuovo testo sottoposto alla vostra attenzione non comporta modifiche sostanziali rispetto a quello dell’ultima convenzione approvata sempre da questa aula nel 2023, vorrei sottolineare gli elementi principali.
La convenzione ha durata annuale, e non biennale come la precedente convenzione, perché l’assemblea dei sindaci della rete bibliotecaria cremonese ha unanimemente scelto di mantenere la continuità dei servizi e anche quella organizzativa per il 2025 ma al tempo stesso si è proposta di valutare durante quest’anno l’opportunità di differenti modelli organizzativi per l’imminente futuro. Infatti, come ricorderete in prossimità dell’approvazione della legge Delrio il Comune di Cremona aveva assunto il ruolo di ente capofila della rete, che, fino a quel momento, era stato ricoperto dalla Provincia di Cremona. Scelta differente era stata presa ad esempio dalla Provincia di Brescia, che aveva mantenuto la guida della rete.
Una delle valutazioni in atto per il futuro è proprio il ritorno del ruolo di capofila nelle mani della Provincia di Cremona. Tale indirizzo, che ha già raccolto l’orientamento positivo dell’assemblea dei sindaci e della Provincia stessa, dovrà essere necessariamente accompagnato da un dettagliato studio rispetto alla capacità organizzativa e di risorse in modo da poter prendere una decisione adeguata.
L’impegno economico per il Comune di Crema, già previsto in bilancio, è rimasto inalterato, come da tabella stabilita all’interno della convenzione, con una previsione di spesa pro capite di 0.55 euro.
L’impegno economico per il Comune di Crema, già previsto in bilancio, è rimasto inalterato, come da tabella stabilita all’interno della convenzione, con una previsione di spesa pro capite di 0.55 euro.
La convenzione fissa, inoltre, un tetto minimo di ore di apertura con adeguato numero di personale per qualificare la biblioteca come tale. Per i Comuni delle nostre dimensioni le ore minime di apertura devono essere 36. Crema è un esempio estremamente virtuoso anche in questo senso visto che garantisce 49 ore di apertura settimanale a beneficio di bambini e famiglie, studenti, scuole, anziani e in generale a tutta la cittadinanza.
La stesura dello schema per la nuova convenzione è frutto dello studio condotto per la precedente convenzione da un gruppo di lavoro tecnico costituito da bibliotecari qualificati e da figure di comprovata esperienza in ambito biblioteconomico. Tale lavoro è risultato utile per il comitato ristretto e per il coordinatore della Rete al fine di valutare ulteriori modifiche e correzioni prima di portarlo al voto dell’assemblea dei sindaci.
La stesura dello schema per la nuova convenzione è frutto dello studio condotto per la precedente convenzione da un gruppo di lavoro tecnico costituito da bibliotecari qualificati e da figure di comprovata esperienza in ambito biblioteconomico. Tale lavoro è risultato utile per il comitato ristretto e per il coordinatore della Rete al fine di valutare ulteriori modifiche e correzioni prima di portarlo al voto dell’assemblea dei sindaci.
In definitiva l’approvazione dello schema di convenzione per l’anno 2025 è indispensabile per garantire la prosecuzione dei servizi essenziali ed assicurare agli utenti diffusi su tutto il territorio provinciale, e non solo, la fruizione delle risorse bibliografiche senza alcuna interruzione.
Vi ringrazio per l’attenzione e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Grazie
Giorgio Cardile
Assessore con delega alla Cultura, Turismo e Politiche giovanili
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