I vigneti, in quel di Salsomaggiore, terra di terme, colline, bellezza (le finali di Miss Italia si fanno da quelle parti), beh, naturalmente abbracciano a 360 gradi la collina del Poggio e sin dai primi anni ’50, appunto in quella zona vengono coltivati tra i 350 e i 400 metri sul livello del mare con le varietà tradizionali della viticoltura piacentino-parmense: Barbera, Bonarda per le varietà a bacca rossa, e Malvasia di Candia Aromatica per le bianche. Eh già, quella fetta, particolare, bella, di … vina dell’Emilia, ha nel sua Dna la vocazione per produrre vini di qualità, grazie anche al terreno argilloso-calcareo, con parcelle a buona presenza di scisti. E sulla base di queste caratteristiche, giustamente quelli della Cantina II Poggio (www.cantinailpoggio.it), ecco hanno poi pure scelto di coltivare varietà internazionali quali Cabernet sauvignon e Merlot, allargando la superfice vitata agli attuali 15 ettari per 10 tipologie di vini, appassionatamente emiliani: Poggio (Barbera, Cabernet Sauvignon, Merlot), Otium (Barbera, Bonarda e Cabernet sauvignon), Falstaff (Barbera), Gelasio (Malvasia di Candia Aromatica, macerata a freddo una notte con le sue bucce prima di essere vinificata, parte in acciaio e parte in tonneau), Liberty (la potenza del Chardonnay e la delicatezza del Trebbiano), Parmigianino (Malvasia di Candia aromatica fine ed elegante ottenuta secondo il Metodo Martinotti), Salsese (Bonarda e Merlot Made in Metodo Martinotti), Vedovona (Malvasia di Candia rifermentata in bottiglia), La Vedova Nera (Barbera e Merlot rosato frizzante Metodo Ancestrale) e Pensiero (Malvasia passito secco, tributo al pagano Dio Sole). Particolare non indifferente: come giustamente consigliano sul sito istituzionale, il Rosato La Vedova Nera, rifermentato in bottiglia, è un blend frizzante di Barbera Merlot, coltivati a 380 metri d’altitudine. Il suo colore è dovuto al contatto di poche ore tra la buccia e il mosto. E’ prodotto senza microfiltrazione e completa la rifermentazione in bottiglia in modo naturale. lieviti creano il classico deposito in bottiglia. Al palato, fresco e agrumato, ha un retrogusto che ricorda i frutti rossi, come fragola e lampone. La presenza di lieviti in affinamento conferisce al vino sentori che, in sommellerie, si riconducono ai profumi della pasticceria, come crosta di pane o crostata di more. Ideale come aperitivo, la Vedova Nera si abbina ai salumi della tradizione emiliana, come il Prosciutto Crudo di Parma DOP. Ma la sua freschezza, leggerezza e tonalità la rendono una compagna ideale per molte occasioni: pizza compresa.

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