“Premessa: questo è un post di sfogo e, seppure con alcuni grigi, tengo a dire che l’esperienza che sto facendo come consigliera comunale a Crema mi sta piacendo molto.
Ma, a volte, ci sono dei però.
Però non sopporto le discussioni che allargano i problemi quando sono già in via di risoluzione.
Però mi arrabbio quando esponenti politici non vogliono stare sul merito delle questioni.
Però trovo profondamente dannoso, per tutti, sia maggioranza che minoranza, continuare a spostare il dibattito sulle appartenenze politiche.
Come reagisco?
Mi irrigidisco, resto in silenzio, lascio correre. Dentro di me non riesco ad accettare questo modo di fare. Sbaglio? Forse, probabilmente, ma lo sbaglio sono convinta non sia in me, piuttosto è nel dibattito.
Nessuna risposta mi sembra veramente corretta, quando é il dibattito ad essere scorretto.
Certo, capisco che questo modo di fare permetta di inviare dei messaggi semplici ed emotivi, facili da spiegare all’elettorato, ma mi chiedo: non ci meritiamo qualcosa di più?
Lunedì 7 aprile, in Consiglio comunale, durante la discussione sulla mozione riguardante i bagni per disabili della Pro Loco, ho visto accadere esattamente tutto questo.
Il dibattito non è stato sul merito delle questioni, ma sul contenuto delle conversazioni informali tra un consigliere e un assessore che poi è degenerato in accuse di responsabilità politica.
Il gossip intrattiene, certo, ma allo stesso tempo sminuisce il senso dell’amministrare.
Eppure, l’intervento di adeguamento dei bagni era già previsto, con un finanziamento certo di 12.000 euro. E allora, perché più di un’ora di discussione?
Per permettere alla minoranza di mettersi in mostra, lanciare accuse, provocare, usare parole forti come scempio, manipolare i fatti a proprio piacimento?
É pura propaganda, parole vuote che sembrano vere.
Tutto questo mi fa provare frustrazione e chiedo scusa per la durezza, ma è quello che sinceramente provo e penso.
Così si trattano le cose importanti?
Allego una foto, con orario in cui è stata scattata, perché no, non sono tutti santi i colleghi di minoranza. Nonostante la promessa di garantire la presenza fino alle 20 – così come riportato anche nel verbale della conferenza dei capigruppo- Fratelli d’Italia si è assentata prima, non partecipando pienamente alla votazione della mozione”. Così postò via social Nancy Pederzani, consigliere comunale di maggioranza a Crema. Ed ecco ora la risposta di Andrea Bergamaschini, collega d’opposizione della Lega: “Cara Nancy,
Ho letto il tuo post, che definisci uno sfogo personale, ma che in realtà rappresenta un attacco preciso e pubblico al lavoro della minoranza in Consiglio Comunale.
E allora, permettici una replica altrettanto chiara.
Parli di gossip per descrivere ciò che è accaduto lunedì sera in aula.
Ma non c’è nulla di leggero o frivolo in quello che è successo: la maggioranza – Sindaco incluso – si è astenuta su un emendamento che riportava testualmente le parole del vostro Assessore Pagliari.
Questo, cara Nancy, non è pettegolezzo.
È un fatto politico. È un atto di sfiducia. È il segno evidente di una maggioranza divisa, incapace di sostenere persino sé stessa.
Ti chiedi perché si sia discusso per oltre un’ora. Te lo diciamo noi: perché non è normale che su un tema come l’accessibilità dei servizi igienici – un diritto sacrosanto e già troppe volte trascurato – la maggioranza si rifugi nell’astensione.
Perché non è normale che si rifiuti il confronto e si preferisca chiudersi nel silenzio.
Perché la vostra ambiguità ha reso doverosa una presa di posizione netta da parte della minoranza.
No, non abbiamo fatto propaganda. Abbiamo fatto politica, con serietà.
Abbiamo presentato una mozione, proposto un emendamento costruttivo e votato con coerenza.
Se poi tutto questo dà fastidio, è un altro discorso. Ma non scaricare il tuo disagio sulla forma, quando è il merito che vi è mancato.
E francamente, trovo spiacevole e poco elegante l’attacco finale a Fratelli d’Italia, corredato da una foto usata come “prova” per screditare.
Proprio tu, che parli di dibattito civile, ti riduci a pubblicare un’immagine per colpire chi si assentato prima della fine.
Una caduta di stile. Anche questa, purtroppo, molto più politica di quanto tu voglia far credere.
Il punto è uno, Nancy: la minoranza fa il suo lavoro, porta contenuti, pone questioni vere, e non si lascia intimidire da chi preferisce l’ambiguità alla responsabilità.
Se questo genera nervosismo, forse qualche domanda dovreste farvela dentro la vostra maggioranza.
Perché lunedì sera, l’unico “scempio” non sono state le parole, ma l’atteggiamento di chi ha deciso di sfilarsi su un tema che dovrebbe unire, non dividere.
Noi, invece, continuiamo. Con convinzione. E col merito al centro, sempre”. Nella capitale del Granducato del Tortello, la politica fa la voce grossa via social. E soprattutto, si è infiammata, sull’affaire dei Bagni Pubblici, che non ci sono, nella Crema turistica, ma che arriveranno.
stefano mauri