La redazione di Lercio fa tappa a Crema a Il Paniere per raccontare il fenomeno satirico del web

Si chiamano Davide Rossi, Marco Bressani e Patrizio Smiraglia. Nomi che non vi dicono nulla? Eppure avete almeno una volta condiviso una loro creatura e decine di volte riso vedendone un’altra. Sono i fondatori di Lercio, il sito che tutti conosciamo, quello delle notizie false, improbabili, pazze, che spesso vengono prese per vere. Numeri paurosi: 625 mila like per la pagina Facebook, 140 mila follower su Twitter. Milioni di condivisioni.
Potrebbero essere una sorta di nuova Gialappa’s ancora più cattiva. Si perché adesso escono allo scoperto con una serie di incontri pubblici. Uno dei quali avrà luogo a Crema presso Il Paniere il prossimo 20 marzo alle 21. I tre sono a capo di un collettivo, con base milanese ma redattori sparsi in tutta Italia, di creatori tra i 22 e i 50 anni.
Dicono di ispirarsi a Daniele Luttazzi e alla rivista satirica americana The Onion. Proprio grazie a Luttazzi e al suo blog si sono incontrati nel 2009. Da lì l’idea. Logo e nome che riprendono quello di Leggo, che paradossalmente oggi forse è meno conosciuto di loro. Il boom nel 2012 con una notizia che fu presa per vera e che recitava: Errore nel sistema operativo, radio Maria passa i Megadeth. Rilanciata anche da riviste musicali. La radio che smentisce.
Il loro giornalismo falso, detto mock-journalism è una forma di satira sopraffina, tanto che sono stato chiamati ad insegnarlo all’Università di Firenze. Perché dietro si nasconde l’idea di instillare uno spirito critico nelle persone che oggi condividono qualsiasi cosa vedano sui social network dandola per vera.
Emanuele Mandelli