La sindachessa Stefania Bonaldi, via social, esprime il suo sostegno alla legge sulla Omotransfobia “contestato” dalle Sentinelle

La sindachessa Stefania Bonaldi, via social, esprime il suo sostegno alla legge sulla Omotransfobia “contestato” dalle Sentinelle

Ieri sera (sabato 11 luglio, ndr) nella nostra città le sentinelle in piedi hanno manifestato contro il disegno di legge Zan sulla omotransfobia e, a loro dire, “per la libertà di pensiero”.

Libere di farlo perché viviamo in un Paese appunto libero, civile e democratico, dunque la libertà di pensiero è ammessa, anche quando parrebbe esprimersi contro i diritti altrui, come a me sembra in questo caso.

E allora, a manifestazione fatta, dico anche io la mia: questa proposta di legge, che intende punire le discriminazioni fondate sul sesso, il genere, l’orientamento sessuale e l’identità di genere, non contiene alcun rischio effettivo per le libertà fondamentali di nessuno.

Semmai, essa contiene uno spunto educativo e preventivo importante, in un Paese in cui purtroppo questi fenomeni sono ancora diffusissimi, e invita a promuovere le iniziative di formazione all’accoglienza e al contrasto di qualsivoglia discriminazione e violenza nei confronti delle persone omosessuali.

Di fatto si tratta davvero di rimuovere concretamente gli ostacoli di ordine sociale che impediscono il pieno sviluppo di ogni persona umana, esattamente come prescrive l’articolo 3 della nostra Costituzione (il più bello, per me).

Per dirla a modo nostro, si tratta di ampliare ancora l’ombrello dei diritti e dire a ciascun individuo che può inseguire le proprie aspirazioni, anche le più intime, purché non siano eterolesive, e, quali che esse siano, sarà accolto e tutelato dalla comunità.

Stefania Bonaldi

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