L’assessore Locatelli in visita all’Anffas: ‘il futuro dell’inclusione è fatto di sinergia’

L’assessore Locatelli in visita all’Anffas: ‘il futuro dell’inclusione è fatto di sinergia’

Dal centro socio educativo di santo Stefano al servizio educativo per preadolescenti ed adolescenti autistici fino a Casa Anffas, la comunità sociosanitaria di viale Santa Maria. È stato questo il tour proposto all’assessore a famiglia, disabilità, solidarietà sociale e pari opportunità di regione Lombardia Alessandra Locatelli dall’Anffas di Crema. “Con l’assessore – spiega la presidente di Anffas aps Daniela Martinenghi abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sul tema dell’invecchiamento delle persone con disabilità rispetto al quale la nostra associazione si sta interrogando da tempo: la disabilità non cessa di esistere dopo i 65 anni, è necessario attivarsi per ampliare le possibilità di presa in carico di over 65 in strutture idonee”. Tra le richieste rivolte all’assessore anche “un impegno per assicurare a bambini autistici e famiglie la continuità di intervento di cui necessitano”.

Martinenghi ha sottolineato come “quello della Locatelli sia un gradito ritorno, che rafforza in noi la convinzione di quanto sia necessario un costante confronto con le istituzioni”. Un confronto che Anffas Crema ha condotto in 50 anni di storia. Come ha sottolineato il presidente di Fondazione Alba Anffas Crema Paolo Marchesi, “ho visto nascere questa realtà, creata da mia mamma, Alba Toscani Marchesi. Ora che ne sono il presidente mi accorgo di quanto siano cambiate le cose in 50 anni. È cambiata la concezione di disabilità, sono cambiate le persone con disabilità e le loro esigenze, sono cambiate le famiglie, è cambiata la società. E la sfida per chi vuole camminare accanto è quella di restare al passo coi tempi. Di non fermarsi alle formalità, di non ancorarsi ai ruoli, ai formalismi. Serve continuare a camminare, anche lentamente, ma insieme associazioni e istituzioni”.

Accompagnata nel tour dall’onorevole Claudia Gobbato, dal consigliere regionale Federico Lena  e dal consigliere comunale Tiziano Filipponi, Locatelli ha potuto notare come “questi due anni di pandemia, difficilissimi per le persone con disabilità e le loro famiglie, abbiano in realtà consentito di sprigionare delle energie. In tutto questo il mondo associativo ha giocato un ruolo rilevante: rendendosi conto che le soluzioni del passato non erano più adeguate si è reinventato.  Questa oggi è la sfida per l’inclusione che tutti, famiglie, associazioni e istituzioni dobbiamo cogliere insieme: arrivare a garantire un modello di vita dignitoso, che ponga la persona al centro, valorizzi le sue peculiarità e valuti le sue esigenze. Il tutto deve essere parte di un sistema, garantito e raccordato dalle istituzioni stesse. I tempi cambiano, cambiano le esigenze e le normative si devono adeguare. I limiti di età per garantire una presa in carico non sono più corretti. Bisogna ripensare le politiche attinenti le strutture residenziali e diurne. Bisogna superare la rigidità delle strutture e fare spazio ad una flessibilità: non si deve più parlare di luoghi ma di percorsi che devono essere rinnovati per offrire un’opportunità di vita autonoma. In regione ci stiamo muovendo, nel rispetto di quanto previsto dalla convenzione Onu per garantire questa flessibilità, oltre all’impegno per la creazione di un fondo unico che garantisca il budget di progetto per una migliore qualità di vita”.  L’onorevole Gobbato ha parlato di ripartenza, delle occasioni offerte dal Pnrr e ha ricordato come “l’Italia deve ripartire pensando alle persone con disabilità”.

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