Ha rilasciato una bella intervista sulla Gazzetta dello Sport il buon Antonio Percassi, presidentissimo visionario (nel senso che ha … visioni rock), illuminato, illuminante e pragmatico dell’Atalanta Bergamasca Calcio: una fede, anzi, una popolazione più che una squadra. E sul campo quest’anno, la Dea nerazzurra viaggia fortissimo e, parlare di un piazzamento in zona Uefa League, ecco non è più un azzardo. Questo è poco, ma sicuro. Tra l’altro, parlando con la “Gazza”, Percassi ha lasciato intendere che sta valutando l’opportunità di creare una tv tematica, una sorte di Atalanta Channel; dal canto suo, la Gazzetta, al sodalizio orobico, d’ora in poi concederà maggior spazio e maggiore attenzione.

Sorpresissima di questo campionato, la truppa nerazzurra di Bergamo, sin qui, oltre a macinare risultati importantissimi sul rettangolo verde (mister Gasperini sa il fatto suo e su di sé ha attirato le mire di parecchi osservatori e ammiratori), udite, udite ha realizzato circa 55milioni di plusvalenze, con Gagliardini approdato all’Inter (apportando rapporti extracalcistici d’affari tra Percassi e Suning), Caldara che tra un anno andrà alla Juventus e … Kessie che parrebbe prenotato dalla Roma.

Antonio Percassi, imprenditore e calciofilo col fiuto, il suo club calcistico l’ha strutturato al meglio e in modo moderno con il figlio Luca e il direttore tecnico Sartori attenti al calciomercato e, soprattutto, con un settore giovanile che tutti gli anni vede investiti nel progetto 5milioni di euro. E a breve, il quartier generale atalantino di Zingonia verrà nuovamente ampliato, modernizzato e probabilmente strutturato in una sorta di Accademia.

Appena inoltre il sindaco Giorgio Gori (sfiderà lui Maroni alle prossime regionali lombarde?) promuoverà il bando ad hoc, i Percassi proveranno la strada per costruire, finalmente, uno stadio nuovo e di proprietà.

Stefano Mauri

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