Le catene su WhatsApp? Invece di smessaggiare leggiamo un bel libro

Le catene su WhatsApp? Invece di smessaggiare leggiamo un bel libro

“Giro messaggio che mi è arrivato: Avviso a tutte la mamme: sta girando un furgone bianco con a bordo un gruppo di uomini bulgari travestiti da prete o da clown che si appostano davanti a scuole ed asili.. attirano i nostri bambini e li rapiscono nn si sa a quale scopo… state attente e soprattutto fate girare questa notizia.. ne hanno rapiti 2 nei pressi di Rho e altri 2 a lainate.. usiamo whatsap qualcosa di utile e nn solo X divertirci.. GRAZIE A TUTTI”

Da qualche mese su WhattsApp gira a mo di “Catena di Sant’Antonio” questo messaggio e il testo (notate gli errori e i vari abbrevi letterali) gettonato gira parecchio tra i vari gruppi formati da mamme (ormai si dicono tutto su WhatsApp).

Per carità le leggende metropolitane andavano di moda pure una volta quando si mormorava che giravano furgoni bianchi (sempre sto’ furgone di mezzo) attrezzati per rapire e rubare gli organi, ma ora l’era digitale beh… tutto amplifica e … peggiora!

Se poi pensiamo che qualcuno crede a queste panzane, allora si giustifica come certe trasmissioni televisive pomeridiane, nonostante la pochezza di contenuti abbiano ascolti record. Che altro aggiungere? Innanzitutto se qualcuno nota qualcosa di strano, anziché ricorrere alle catene virtuali può rivolgersi tranquillamente alle forze dell’ordine. Dulcis in fundo, anziché smessaggiare sempre e comunque leggiamoci un bel libro: meglio infatti connettere il cervello che connettere il telefono.

Stefano Mauri

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