“I baozi, soffici panini al vapore ripieni, hanno una storia che risale a oltre mille anni fa, durante l’epoca dei Tre Regni in Cina. Secondo la leggenda, i baozi furono inventati dal celebre stratega militare Zhuge Liang. Durante una delle sue campagne, il suo esercito si trovò di fronte a un fiume pericoloso da attraversare. Per placare gli spiriti delle acque, si diceva fosse necessario sacrificare vite umane. Zhuge Liang, però, ideò un’alternativa: creò dei panini di pasta modellati a forma di testa umana, ripieni di carne, che offrì al posto dei sacrifici. Da allora, i baozi si sono diffusi in tutta la Cina, diventando una pietanza iconica”.

Così postarono quelli della Trattoria Orientale Gan Bei (termine che indica il tradizionale brindisi cinese, e si traduce letteralmente come “asciugare il bicchiere”) di Crema, in via Griffini. Da quelle parti, i mistici Jiǎozi, vale a dire i ravioli, sono preparati interamente a mano dalla rinomata Ravioleria Sarpi, (Guida Gambero Rosso) con le farine di grano tenero biologico del Mulino Sobrino  e carni della Macelleria Sirtori. E la zuppa, il Ramen (Tang Miàn), con  Noodles di grano in brodo di manzo, con stufato di ‘‘ossobuco’’ (Macelleria Cazzamali), semplicemente è da volare via! Dulcis in fundo, il Dolce al Cucchiaio è Made in Pasticceria Soom, il premiato laboratorio vicino di casa del Gan Bei.

stefano mauri

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