Libera alle scuole medie: progetto di educazione alla legalità per Offanengo

Libera alle scuole medie: progetto di educazione alla legalità per Offanengo

Alla luce della sempre più pressante necessità di contrastare anche nel nostro territorio la corruzione e le mafie, diventa quanto mai importante dar seguito all’invito che tutti i padri morali dell’antimafia ci hanno fatto: “parlare di mafia, parlarne spesso, in modo capillare a scuola” (Pino Puglisi). Il Presidio di Libera Cremasco torna quindi tra i banchi di scuola, con incontri e progetti che coinvolgeranno da dicembre a giugno diversi istituti del Cremasco.
Dopo il laboratorio tematico dello scorso anno sui temi della Convivenza e dell’Etica con le classi quinte della Primaria, Libera va alle scuole medie, con un progetto che coinvolgerà tutti gli alunni della Secondaria di Offanengo (I.C. Falcone e Borsellino). Ad accompagnarci in questo percorso anche quest’anno ci sarà la Biblioteca di Offanengo.

Il progetto, differenziato per le tre classi di corso, ha lo scopo di dare ai ragazzi gli input necessari a conoscere e ri-conoscere quello mafioso come un fenomeno presente anche sul nostro territorio, aiutarli a capire che la presenza della criminalità organizzata rappresenta una ferita per tutta la società e introdurre alle attività dell’antimafia civile ed in particolare alle attività poste in essere sul territorio da realtà come Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie.
Si comincia martedì 5 dicembre con le classi I e II presso il Teatro dell’Oratorio di Offanengo e si proseguirà in primavera, con le classi III, per concludere con un incontro divulgativo presso gli spazi della Biblioteca di Offanengo nel quale verranno presentati i lavori svolti dagli alunni sotto la guida dei loro professori, capitanati dalla Prof.ssa Katia Vezzoli, referente dell’I.C. per questo progetto e per i rapporti con il Presidio.

Le classi I affronteranno uno dei temi più cari a Libera, ovvero la presenza tra i nomi delle vittime innocenti ricordate ogni 21 marzo di più di 100 bambini. Queste giovani, spesso giovanissime, vittime, non sono tali per caso o per sfortuna, ma per mano delle mafie; oltre a conoscerne la storia, gli alunni avranno un compito prezioso e importante: restituire loro il “domani” che non hanno avuto, provando ad immaginare come sarebbe stata la loro vita se non fosse stata brutalmente interrotta dalle mafie.
Le II conosceranno invece più da vicino l’associazione e i suoi scopi, le ragioni per una necessaria diffusione capillare dei Presidi di Libera in tutto il territorio nazionale e anche nel cremasco. A loro sarà affidato il compito di spiegare con parole e immagini cosa si cela dietro il nome LIBERA.
A marzo, infine, sarà la volta delle classi III, con le quali sarà approfondito il tema dei beni confiscati alle mafie.

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