Regista, scrittore, cronista, opinionista, appassionato esperto e studioso di criminologia, Mistery e Ufo, il cremasco d’adozione Gianpaolo Saccomano è impegnatissimo, in questi giorni che precedono Halloween. E con l’Uomo dei Misteri, volentieri abbiamo scambiato quattro chiacchiere…
E’ da un po’ di tempo che non si hanno tue notizie, Gianpaolo, cosa bolle in pentola?
In questi mesi sono stato impegnato con la postproduzione e il montaggio sia del film a episodi “Do you like Poe?” che del lungometraggio, piuttosto tribolato, “La strega di Baratti” che, dopo un lungo periodo di stasi, è stato arricchito con delle sequenze aggiuntive molto suggestive. Inoltre l’organizzazione e la conduzione delle seguitissime conferenze del GUC – Gruppo Ufo Cremona, richiede molto tempo ed impegno che condivido con il presidente Mario Carotti e il suo team di volontari.
Sei però anche protagonista di un evento importante durante la serata del prossimo 31 ottobre… di che si tratta?
Dopo quasi dieci anni di attività e di ricerca individuale da parte dei suoi membri, si ricostituisce, infatti, nella notte di Halloween, lo storico gruppo di ghosthunters di cui facevo parte con la sensitiva Emanuela Mitraglia e il team Silent-Italia, specializzato nella fenomenologia “fonica” paranormale.
Ci dai qualche dettaglio in più?…
Il nostro gruppo, derivato dalle esperienze avute con la trasmissione Mistero ha condotto negli anni interessanti e rigorose indagini sul campo in luoghi infestati e famigerati per la presenza di fantasmi o strani fenomeni paranormali come l’ex-Manicomio di Voghera, il Palazzo del Diavolo a Sorgà, l’ex convento dell’Annunziata ad Abbiategrasso, il castello di Pandino e…
Il castello di Pandino? Parlaci un po’ di questa indagine…
Il maniero visconteo era stato segnalato come luogo in cui si sentivano strani suoni di flauto e si vedevano ombre nella parte dell’ex Scuola Casearia e quindi, ottenuto il permesso, abbiamo condotto un’indagine, con molta discrezione.
E dunque? Che cosa avete trovato?
Beh, qualcosa di strano in effetti si è verificato, ma preferirei parlarne nella conferenza evento del 31 ottobre a Borgo a Mozzano, vicino a Lucca, durante la mega festa di Halloween che coinvolge tutto il paese da trent’anni e che ne fa l’Halloween più grandioso d’Italia!
Dunque, porterai anche un mistero cremasco a questo suggestivo evento?
Esatto. Mostreremo e faremo sentire quanto rilevato durante quella specifica indagine condotta con il team Silent formato da Fulvio Caimi e Edgar Atheling Tuttavia, il pubblico cremasco e cremonese avrà nei mesi a seguire la possibilità di sapere il tutto dal vivo in qualche altra serata evento, stavolta organizzata nella nostra zona.
Avete già qualche conferenza in programma?
Non ancora definita però e sicuramente nel 2025… ci piacerebbe anche portare a termine qualche indagine o sopralluogo su richiesta di chi ha problemi di carattere misterioso o è stato testimone di strane apparizioni e fenomeni inspiegabili nei luoghi in cui vive… ricordo che il ns gruppo opera in maniera assolutamente seria e riservata e dove può dare una mano lo fa sempre in maniera disinteressata.
So che sei anche molto impegnato con l’attività del GUC Gruppo Ufo Cremona…
Vero. E le ns conferenze sono sempre molto seguite da un pubblico caloroso ed interessato. Siamo a quota sessanta incontri! Una sorta di primato, non solo italiano, il tutto grazie alle capacità organizzative del presidente Mario Carotti e dei suoi stretti collaboratori che sanno scegliere accuratamente i migliori relatori nel campo dell’ufologia e del mistero.
E del true-crime, cosa mi dici, ci sono novità?
Vorrei avere più tempo da dedicare anche a questo mio interesse, che richiede un’attenzione e una preparazione continua ciò che, purtroppo, manca alla maggior parte degli improvvisati ed improbabili detective che troviamo sui social… e che, spesso, va a braccetto con la spocchia e la strafottenza di alcuni personaggi televisivi che sono diventati investigatori, giuria e giudici per i casi criminali più in voga e che non ammettono mai di aver preso clamorose cantonate con le loro affermazioni.
Così parlò Saccomano, colui il quel, col suo lungometraggio: premiato in tutto il mondo, “Nero Fiorentino”, sul Mostro di Firenze ha una tesi ben chiara. Ed è la seguente: “Allora non ho prove, ma ho semplicemente lavorato su indizi, un lavoro enorme frutto di vent’anni di studi leggendo documenti, deposizioni e interagendo con criminologi quali Vincenzo Maria Mastronardi e Francesco Bruno e mi sono fatto un’idea indiziaria tutta mia. L’omicida seriale che seminò morte e terrore nell’hinterland fiorentino ritengo possa essere una persona iposessuata, terrorizzata per un qualche motivo dalle donne, devastata da turbe psichiche, spesso ricoverato in strutture, San Salvi di Firenze (registri e documentazioni sono andate in gran parte distrutti in tutti questi anni, ndr) compreso, psichiatriche: ricoveri evidentemente coincidenti con le pause tra un doppio omicidio e l’altro. Fuori dagli istituti, mah… il mio possibile serial killer, presumibilmente viveva accudito da un parente col quale condivideva la casa, ma a un certo punto improvvisamente, per un ricovero definitivo oppure secondo il mio lungometraggio ‘Nero Fiorentino’… espatriato per così dire da qualcuno è sparito dalla circolazione. Ammesso e non concesso esista questo benedetto o maledetto che dir vogliamo livello occulto, certamente qualcuno, nell’ombra… se ha agito lo ha fatto per depistare, per coprire qualcosa, non certo per commissionare i delitti o presunti riti annessi. Del resto l’arte di alimentare e cavalcare tensioni è una specialità tutta italiana, no”?
stefano mauri