Ma alla fine, in un capannone della zona artigianale di Ombriano, si prega… oppure no? Mah che storia strana

Ma alla fine, in un capannone della zona artigianale di Ombriano, si prega… oppure no? Mah che storia strana

Allora da una parte attivisti leghisti e non, con tanto di documenti fotografici e video, via social e sui media, periodicamente denunciano che nonostante le varie smentite, ecco in un capannone di Ombriano, in un immobile non adibito e non norma per uso religioso, gli islamici pregano. Dall’altra la giunta Stefania Bonaldi, prontamente smentisce tutto rispedendo al mittente ogni accusa. Ma insomma si prega, per carità cosa buona e giusta (se fatto in luoghi idonei) o no nella periferia ombrianese del Granducato del Tortello? E … non sarbbe forse il caso di destinare, ai credenti di ogni religione, un posto in regola, contrallato, sicuro e controllabile ove rivolgersi, serenamente e in pace condivisa, al proprio Dio? Mah…

Stefano Mauri


Questo è il comunicato del comune di Crema a riguardo

Via Rossignoli: fermezza, chiarezza

e trasparenza dell’Amministrazione

CREMA – 12 GIUGNO

In merito a indiscrezioni e materiali video pubblicati sui social network, che immortalano una celebrazione festiva ieri sera presso il capannone di via Rossignoli, l’Amministrazione intende chiarire ancora una volta atti e profilo delle interlocuzioni che hanno caratterizzato la relazione tra il Comune ed il Centro Culturale Islamico nonché i termini di utilizzo dell’immobile.

L’Amministrazione, con una diffida trasmessa in data 28/02/2018 ha ribadito come, da previsioni del PGT, siano ammissibili solo ed esclusivamente 4 destinazioni per l’utilizzo del fabbricato: direzionale/ricettivo/commercio al dettaglio; media struttura di vendita; funzioni produttive; attrezzature ricreative e di spettacolo. Veniva e viene pertanto esclusa ogni funzione “le cui finalità statutarie o aggregative siano da ricondurre alla religione, all’esercizio del culto o alla professione religiosa quali sale di preghiera, scuole di religione o centri culturali” (lettera introdotta dalla legge reg. n. 3 del 2011)”.

Da allora in avanti abbiamo rilevato in tutte le occasioni di confronto che la costituzione in associazione culturale non esime dagli obblighi dettati dalla normativa regionale in materia di luoghi di culto e che pertanto l’immobile di via Rossignoli non può essere e non potrà mai essere un luogo di culto.

A seguito del confronto con il Centro islamico delle scorse settimane, abbiamo confermato l’assegnazione alla Comunità islamica cremasca degli spazi della Colonia Seriana per la celebrazione del Ramadan, dal 15 maggio sino al 15 giugno prossimo. Al contempo, abbiamo stabilito che, dalla fine del Ramadan fino al mese di giugno 2019, verrà messa a disposizione della Comunità la palestra Serio, dalle 11.30 alle 14.30 di ogni venerdì, per garantire il diritto di esercitare il momento più qualificante della preghiera musulmana (simile alla preghiera domenicale per i cristiani), in spazi adeguati e decorosi.

Tale assegnazione è stata accordata con nota ufficiale del 16 maggio scorso (prot. n. 21787), la quale ribadisce tassativamente i termini della diffida a suo tempo inoltrata e i profili funzionali dell’immobile di Via Rossignoli, escludenti l’esercizio del culto.

Questi sono gli atti, chiari, trasparenti e coerenti, coi quali l’Amministrazione ha prima ribadito l’impossibilità di altri utilizzi del fabbricato di via Rossignoli e poi ha fornito concrete soluzioni alternative, apprezzate e usufruite per lo svolgimento del diritto alla preghiera.

Il corretto utilizzo della struttura di via Rossignoli, secondo le funzioni ammesse negli atti comunali, è pertanto oggetto delle verifiche e autorizzazioni delle autorità di Pubblica Sicurezza e non necessita di ulteriori autorizzazioni o procedure amministrative.

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