Manuel Draghetti ascolti: ora la Lega (quella del Capitano) si occupa di messe e famiglia. Ma lei, o invoca l’esercito, oppure non parli di sicurezza… Capito?

Allora nei giorni scorsi, presumibilmente per “gestire”, controllare, “testare” questa fase due dell’emergenza sanitaria, caratterizzata da prime riaperture e convivenza con quel bastardo, cecchino del Covid-19, quel Drago di Manuel Draghetti, consigliere comunale e portavoce del Movimento 5 Stelle del Cremasco, ecco, a quanto pare avrebbe osato chiedere la convocazione, o … boh, l’attivazione della cosiddetta “Commissione Sicurezza”. Mossa questa, per carità ampiamente nelle corde di un’opposizione agguerrita al Regno Bonaldi Bis, no? Ebbene… la mossa del Draghetti ha invece fatto incazzare, via social, la fazione del Capitano (facente cioè capo al Salvini Matteo, aspettando tuttavia l’evolversi delle nomination Zaia e Giorgetti) della Lega Lombarda cittadina, quella parte politica, di minoranza come il M5S, per intenderci più volte impegnata a richiedere, nei mesi scorsi, per i giardini di Porta Serio, il Check Point militare dell’esercito a tutelare sulla sicurezza di Crema. Mah … misteri della politica di panza questa, quella che fa leva soprattutto sulla percezione della gente: si perché i leghisti sovranisti, sentendo discorrere di protocolli e sicurezza dovrebbero gioire o collaborare. Ma il populismo esasperato, più o meno “mascarato”, condito di nozioni di economia e questioni sociali, oggi, tra italiano schietto e dialetto, parrebbe attratto maggiormente da disquisizioni sugli orari delle messe o sulla famiglia tradizionale. Ergo il Draghetti, sospeso tra traffico e commissioni, non ha evocato i Santi, finendo nel mirino dei fanti.
stefano mauri