Sì Mister Marco Giampaolo, lui che avrebbe potuto diventare (chance che meritava) allenatore della Juventus tanti anni fa, allorquando gli fu invece preferito Ciro Ferrara, è il trainer ideale per questo Milan che segue il gioco.

Preparato, studioso, esperto, appassionato, aperto, elastico, ecco se opportunamente sostenuto dalla società, (a proposito Paolo Maldini da quando non c’è più Leonardo appare più sereno, no?), vedrete il pupillo di Arrigo Sacchi (il vincente Arrigo stravede per lui) e Galeone, nonché amico di Max Allegri (l’ex tecnico della Juve gli ha parlato del Milan che ha allenato anni or sono), sulle sponde rossonere del Naviglio farà bene. Scommettiamo?

<Testa alta e giocare a calcio>, vale a dire lo slogan adottato dall’ex coach della Sampdoria il giorno della sua presentazione a “Casa Milan”, è una frase emblematica, ma per puntare sulla qualità del gioco serviranno interpreti degni di tale nome nei ruoli chiave.

Chi sarà il calciatore fondamentale nello scacchiere rossonero? Romagnoli, Paquetà e Piatek, ma che conteranno alla corte del Fondo Elliot fondamentalmente saranno le idee, gli schemi di Giampaolo lui che dopo essersi fermato un attimo si è ripreso alla grandissima a Cremona (Cremonese), Empoli e Samp. E ora merita di andare lontano.

Stefano Mauri

 

 

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